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un’anima. Un esempio? Due poltrone vicine
sembra che dialoghino, altri disegnano
percorsi di un viaggio chissà dove, altri
incerottati sembrano rapiti, altri ballano,
altri fanno feste, altri ancora si mettono in
mostra... Insomma raccontano storie, entrano
in relazione e diventano altro. Un po’ come
accade con il cappello del Piccolo Principe
di Antoine de Saint-Exupery. Ma rimangono
sempre gli oggetti creati per una precisa
funzione. Lo stesso vale per i profumi e per
le scarpe. Prendono vita, insomma. “Tu dici?”
risponde distaccato Matteo Oriani, guardingo
e preciso si lascia interrogare sulle prime
con una certa circospezione. “Diciamo che
noi facciamo succedere qualcosa. Creiamo
le situazioni”. Poi, dopo poco si lascia andare
e parte dalle origini: gli Anni 80. “Molto