EDITORIALE
Sembra facile fotografare la bellezza, l’eleganza, lo stile.
Tutti sappiamo inquadrare e scattare, pochi sanno come verrà la foto prima di farla, pochi hanno il dono dei
pittori, quello di saper disegnare una realtà che già abita nella loro emozione.
Per questo sembra facile fotografare la bellezza e lo stile, ma non è mai così. Sembra una buona base di
partenza, e non basta. Ma poi c’è ancora molto da fare. Ci vuole gusto, studio, esperienza e soprattutto
molto lavoro. E un buon risultato può essere amplificato dalla forza creativa di un gruppo affiatato.
In questo numero siamo andati a esplorare questo mondo e a cercare di capire cosa accade quando si deve
“fare un servizio” o immortalare una sfilata. Potrete leggere del fotografo per cui la bellezza è il suo guru,
degli esperti che fanno il video delle sfilate e della loro tempestività, del fashion editor e del suo gran gusto,
del re del fotoritocco che si fa chiamare “digital artist”.
E anche di come si stampa una foto che diventa un’opera d’arte: parliamo di
fine art
, insomma.
E come se non bastasse il tripudio della bellezza abbiamo un’intervista allo studio
Oriani e Origoni
(Matteo
e Raffaele), la strana coppia della fotografia italiana: maghi dello still life.
Nella storia che raccontiamo si potranno vedere le magnifiche opere di
Edward Steichen
che ha fotografato Winston Churchill e Greta Garbo e mille altri.
Non mancano naturalmente le prove tecniche che sono un appuntamento fondamentale per chi scatta. C’è
la presentazione di una macchina del futuro, che è già presente:
la Lytro Illum
e una luce da studio
Elinchrom,
fondamentale per chi scatta per la moda.
E le novità sono sempre in pentola, ogni numero saltano fuori come conigli.
Non fateveli scappare.