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DIETRO LA FOTO
Gli animali della savana trasportati in un contesto urbano
davvero singolare. L’idea è nata dall’incontro tra la fotografa
Clarisse Rebotier e l’amico canadese Thomas Subtil.
Una manipolazione articolata condita da umorismo
I
l fotoritocco è entrato a pieno titolo nel mondo dell’arte fotografica. Ap-
prezzare la purezza di uno scatto privo di manipolazioni serve a rafforzare
la veridicità di un momento particolarmente significativo e vale senza dub-
bio per certificare il reportage, che deve rispecchiare la realtà dei fatti, sen-
za interventi che ne snaturino la forza comunicativa. Le cronache recenti
ci riportano notizie di fotografi di guerra licenziati dalle grandi agenzie per
aver ritoccato alcuni scatti, cancellando elementi di disturbo ritenuti però
significativi per una corretta lettura degli accadimenti. Ma se in questi casi
la manipolazione viene considerata una violazione, lo stesso non si può dire
per chi esprime l’arte attraverso la fotografia. Oggi la pittura e il surrealismo
metafisico sono strettamente correlati al fotoritocco e ben vengano dunque i
lavori di sperimentazione come quello proposto dalla francese Clarisse Re-
botier, che insieme all’amico canadese Thomas Subtil, ha avuto la simpatica
idea di portare gli animali della savana nella me-
tropolitana di Parigi.
Clarisse e Thomas hanno lavorato insieme in
ambito teatrale, creando scenografie senza mai
tralasciare un umorismo tra le righe associato
alla vita quotidiana. Thomas non è nuovo a questo
genere di manipolazioni, ha creato scenari onirici
in cui gli animali sembrano far parte di un circo
fuori dagli schemi, con elefanti che camminano
sul filo o giraffe in equilibrio su una grande palla.
L’incontro con Clarisse ha plasmato l’idea di tra-
sportare gli animali della savana in un contesto
urbano davvero singolare. Insieme hanno pensa-
di Osvaldo Esposito
UNO ZOO METROPOLITANO
