Foto-Notiziario Giugno 2014 - page 43

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che qualcosa lo porti a casa.
Anche se l’azione sembra finita non bisogna
mai mollare l’occhio dalla camera perché
da un momento all’altro puoi perdere l’atti-
mo giusto. La concentrazione è fondamen-
tale. Quando faccio un evento sono sempre
concentrato, altrimenti rischi di arrivare
un secondo dopo, ed é troppo tardi. Poi bi-
sogna tenere conto dell’illuminazione, se
si lavora di sera ci sono stadi molto ben il-
luminati come lo Juventus Stadium dove si
lavora molto bene, e altri in cui bisogna sta-
re attenti perché certe illuminazioni creano
molte dominanti con colori un po’ strani.
Di giorno invece i problemi sono al contra-
rio, ti trovi con o senza luce, in controluce...
Per esempio a me piace molto il controluce,
un effetto con cui si possono ottenere bellis-
sime immagini, ma bisogna prestare molta
attenzione all’esposizione.
Un pronostico?
Lavorando da molto tempo ho instaurato un
rapporto con molti giocatori, come per esem-
pio Giuseppe Rossi che anche lui è passato da
Parma ma che purtroppo non è stato convocato
e quindi parto con un certo dispiacere. Secondo
me lui meritava di giocare questo Mondiale.
Spesso partiamo con l’idea che saremo eli-
minati subito e poi si va fino in fondo e spesso
partiamo con molte aspettative, come in Sud
Africa, e si esce contro delle squadrette.
L’ Italia è sempre temibile comunque, se si rie-
sce anche con delle difficoltà a trovare la giusta
alchimia si può arrivare in fondo. E se l’Italia va
in fondo anche io ci arrivo e devo dire che mi
piace molto fotografare le finali...
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