C
di Marina Macrì
PRODOTTI
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orreva l’anno 1987… Una data che se-
gna la nascita del sistema EOS (Electro-
nic Optical System), una scommessa
allora, oggi la certezza di un sistema so-
lido e apprezzato in tutto il mondo. Non
poteva esserci occasione migliore per
annunciare l’attesissima EOS 5D Mark III. Una fotoca-
mera preceduta da un incredibile numero di indiscre-
zioni che sono durate oltre un anno. Man mano che si
avvicinava la data del lancio le informazioni si facevano
più precise…Certo è che molti l’attendevano…
Ed eccola nalmente questa Canon EOS 5D Mark III.
Una fotocamera prosumer ma anche decisamente
professionale che si pone tra l’ammiraglia EOS D1x e
l’attuale EOS 5D Mark II. Mark II che non andrà in pen-
sione, ma che continuerà ad esssere in vendita almeno
per tutto il 2012. Se non oltre. Canon sottolinea questa
scelta, dettata dal mercato stesso che può contare su
una gamma più diversi cata e anche dal fatto che la
EOS 5D Mark II è tuttora un modello attuale, con pre-
stazioni e qualità di alto livello.
LaMark III è stata progettata partendo dallaMark II, allo
stesso tempo è parte di uno sviluppo completamente
nuovo: ha qualcosa in meno della ammiraglia Canon,
e qualcosa in più della Mark II. Il sensore, ad esempio,
è un pieno formato Cmos da 22.3 Megapixel. Da sot-
tolineare la tendenza, da parte degli ingegnieri Canon
di non produrre sensori con una risoluzione ancor più
elevata, perché i numeri raggiunti rappresentano già il
miglior compromesso tra le varie necessità: incisione
dell’immagine e le gestibili, che non devono essere
per il fotografo “un peso” eccessivo. La Mark III, come
già il precedente modello, per Canon sarà un appa-
recchio destinato non solo ai fotogra , ma anche ai l-
maker professionisti, che sicuramente apprezzeranno
lemolte novità introdotte per questo utilizzo. Elenchia-
mole: controllo manuale della esposizione, bit–rate
elevato alle compressioni sia con il metodo intraframe
(ALL-1) sia con quello interframe (IPB). È stato inoltre
sempli cato il lavoro di chi monta lmati provenienti
da camere diverse con un supporto time code SMPTE.
All’apparecchio è stata aggiunta un’uscita cu e e la
visualizzazione dei livelli audio, regolabili, nel monitor
LCD, mediante comandi a s oramento. In modo da
avere il pieno controllo dell’audio durante le riprese.
Cuore della Mark III, che si abbina con il sensore Cmos,
è il potente processore Digic 5+ che permette di otte-
nere una velocità operativa molto alta. La conversione
EOS 5D Mark III,
un compleanno di lusso
Il sistema EOS compie 25 anni.
E l’anniversario
viene festeggiato
con il lancio di una fotocamera
importante,
attesa da professionisti
e appassionati
A/D avviene a 14bit e la conversione HDR plurimappa
permette di ottenere immagini ben esposte in tutte
le loro parti, anche in condizioni molto di cili. Parti-
colarità della Mark III è poi la presenza di una serie di
automatismi che sovraintendono alle varie operazioni
in-camera, senza rallentare il normale usso di ripre-
sa. È il caso ad esempio di vignettatura, aberrazione
cromatica, riduzione del rumore, tutte operazioni di
post produzione assolte dagli automatismi, lasciando
al fotografo la massima libertà di lavoro. Gli interventi
di post produzione interni alla fotocamera sono una
tendenza sempre più di usa e Canon l’ha adottata pie-
namentemettendo a disposizione la modalità Creative
Photo. Premendo il pulsante si possono selezionare i
vari Picture Style, si realizzano fotogrammi con esposi-
zioni multiple, senza intervento del fotografo, si accede
direttamente alla funzione HDR.
Novità assoluta è la funzione di visualizzazione com-
parativa. Grazie a questa modalità è possibile met-
tere una anco all’altra due immagini sullo schermo
LCD, per poterle confrontare e decidere quale è lo
scatto migliore.
La EOS 5D Mark III ha un design curato, con delle
forme leggermente arrotondate, simili alle EOS 7D,
mantenendo una robustezza di base adatta all’uso
professionale. Il corpo è in pressofusione di magne-
sio, l’otturatore ha lamelle molto resistenti all’usura
e un sistema di scorrimento silenzioso. Assieme agli
accorgimenti adottati per rendere discreto il ribal-
tamento dello specchio, i tecnici giapponesi hanno
studiato soluzioni che potessero garantire scatti
molto silenziosi, anche quando si e ettuano delle
ra che. Una peculiarità ben gradita da coloro che
devono lavorare in situazioni in cui è indispensabile
essere discreti e poco visibili. Come nel caso di con-
certi, spettacoli, teatro o altro.
Grazie alla grande quantità di dati gestibili dal Digic
5+ è stato possibile migliorare le prestazioni dei si-
stemi di messa a fuoco e di lettura dell’esposizione.
L’autofocus si basa su 61 punti di misurazione, di cui
41 punti di lettura a croce e cinque a doppia croce. Il
sistema esposimetrico, dal canto suo, ha un sensore a
doppio strato con 63 zone tutte collegate al sistema
AF, che tiene conto anche del colore del soggetto.
Altro punto di forza della nuova EOS è la sensibilità,
che arriva, nativa, fino a 25.600 ISO, con la possibili-
tà di espandersi fino a 102.400 ISO. Valori che nella
pratica significano poter lavorare in qualsiasi con-
dizioni d luce, anche le più critiche.
EOS 5D Mark III, quindi: 25 anni di EOS con una
fotocamera che darà sicuramente molte soddisfa-
zioni a fotografi e video operatori. Ma non dime-
tichiamo la Mark II, che ha ancora molto da offrire.
Sta al consumatore scegliere quella che gli è più
congegniale, in base alle necessità.
INFORMAZIONI
Agenda
del Fotografo
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Retro della EOS 5D Mark III con schermo LCD,
mirino e vari comandi tutt’attorno. Il “Creative Photo”,
pulsante in alto a sinistra del display, dà accesso ai Picture Style,
alle esposizioni multiple e alla funzione HDR
Vista dall’alto, con ampio display operativo per visualizzare
le impostazioni e davanti i pulsanti per le funzioni principali.
La ghiera dei programmi è sul alto opposto
La nuova impugnatura/batteria BG-E11,
per avere una durata della batteria raddoppiata e una presa
migliore nelle riprese in verticale
Nella foto a fianco,
sempre più diffusa, sulle fotocamere
di nuova generazione, la presenza
di un doppio slot per schede SD e CF
I due sensori del sistema autofocus
e del sistema di esposizione. Entrambi
migliorati e in grado di fornire moltissime
informazioni, gestite egregiamente
dal potente processore Digic 5+
Matteo La Torre
Product Training Specialist
durante
la presentazione
Alberto Czajkowski
Professional Imaging
Manager durante
la presentazione
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