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NP, Dai Nippon Printing, l’azienda
giapponese i cui tecnici inventarono
la stampa a sublimazione di colore,
presenta una linea di stampanti fo-
togra che per il mondo professio-
nale, caratterizzata da qualità e costi
copia molto competitivi rispetto ad altri sistemi. Per il
laboratorio che debba stampare i piccoli formati c’è la
DS-40 che stampa il formato 10x15cm in otto secon-
di. Naturalmente non è il solo formato o erto. E’ nelle
sue possibilità arrivare al 15x23 passando per il 13x18
e 15x20. In più, con la medesima carta fotogra ca è
in grado di produrre stampe sia lucide, sia opache,
secondo la richiesta del cliente. Le sue dimensioni
sono veramente ridotte e tali da permettere una sua
facile sistemazione in negozio o nello studio: larghez-
za 366mm, altezza 170mm e profondità 322mm. La
sua risoluzione può essere regolata su due livelli che
privilegiano, ciascuno, una esigenza. Quando si desi-
dera la velocità di esecuzione, si sceglie la risoluzio-
ne da 300x300 dpi mentre, se la velocità di stampa è
un’esigenza minore, si può scegliere una qualità d’im-
magine più alta da 300x600 dpi. L’ambiente nel quale
funziona è sia Windows, sia Mac OS.
Sorella maggiore della DS-40 è la DS-80 che o re il
formato 20x25 e 20x30cm, sempre nella super cie lu-
cida oppure opaca. Il costo copia o erto dalla DS-80
può essere un buon argomento di vendita, conside-
rando il formato grande della stampa, molto adatto
a ritratti e anche calendari. Le dimensioni di questa
stampante sono le medesime della DS-40, così come
le risoluzioni che privilegiano o la velocità o la qualità.
Da rimarcare la velocità di stampa di questi formati
grandi: circa 40 secondi per foglio.
A diverse migliaia di esemplari ammonta il parco
macchine attualmente funzionanti in Europa, senza
contare i numerosissimi sistemi di stampa che adotta-
no la tecnologia di stampa a secco della DNP: minilab
della serie Nexlab, chioschi compatti Snaplab, oltre
alle stampanti descritte in precedenza. Un successo
che pone, come ci ha detto Mark Buelow, Marketing
manager dell’azienda “…Al terzo posto per quanto ri-
guarda il consumo dei media, il dato più importante
per una società di stampa”.
La stampa a sublimazione o re molti vantaggi ri-
spetto ad altri metodi. Primo fra tutti il risparmio
di energia. La sublimazione è una tecnologia meno
energivora rispetto ad altre. Con essa non si abbat-
tono solamente i costi vivi di gestione, ma anche
quelli d’installazione e di manutenzione. Le spese
diminuiscono ancora se si considera che questo tipo
di stampante non produce ri uti tossici da smaltire
secondo rigorose e costose procedure. Marco Bruni,
International sales manager, che segue Italia e Gre-
cia, a erma che “…Uno dei settori in cui la stampa a
sublimazione è particolarmente vantaggiosa è quel-
lo degli eventi che richiedono stampe immediate.
Feste, trofei sportivi, matrimoni, eventi vari per l’ap-
punto, trovano nella tecnologia di stampa a subli-
mazione di colore fattori di sicuro successo: stampa
in pochi secondi, qualità professionale, scelta multi-
formato dal 10x15 no al 20x30cm, ma soprattutto...
alta marginalità e pro tti”.
DNP, la stampa di qualità
ad alta marginalità
La tecnologia di stampa a sublimazione di colore offre risultati
di alta qualità in tempi brevi. DNP è tra i leader del settore
Da sinistra, Marco Bruni International Sales Manager e Mark Buelow European Marketing Manager
di Marina Macrì
AZIENDE
È
stata battezzata “Merrill” l’ultima versione
della re ex Sigma SD1. Non è solo una
macchina fotogra ca. E’anche storia delle
vite parallele di Akihiro Yamaki, fondato-
re di Sigma, e Dick Merrill inventore del
sensore Foveon. Entrambi appassionati
di fotogra a, coltivavano l’ideale della perfezione. Il
primo cliente, al quale Yamaki pensò, quando decise di
costruire una fotocamera, fu sé stesso. Doveva essere
una re ex che soddisfacesse, prima di tutto, lui. Si era
ancora al tempo dell’analogico e videro la luce le prime
Sigma. Con vezzo tipico da inventore, le dotò anche di
un proprio innesto obiettivi. Se gli obiettivi per i quali
Sigma andava famosa nel mondo erano universali, la
re ex doveva essere esclusiva e particolare.
Dick Merrill nacque dall’altra parte del mondo, rispetto
al Giappone: New York City. Una laurea in elettronica e
tanta passione per la fotogra a. Anch’egli era di quelli
che bevono fuori dal coro. Con una brillante idea, ri-
considerò il sensore d’immagine digitale e inventò il
Foveon. Non più tre pixel, ognuno per ciascun colore
RGB, ma un pixel solo, sensibile a tutti e tre, grazie a
una particolare schermatura di silicio. Yamaki rimase
a ascinato dalla brillante idea e l’adottò subito per la
sua prima re ex digitale della serie SD. Pochi anni dopo
acquistò addirittura i brevetti di Merrill, diventandone
l’incontestabile Shogun, Signore.
Entrambi non ci sono più: Merrill se ne andò nel 2008,
quest’anno è toccato a Yamaki. Questo preambolo era
necessario per capire che dietro il lancio della nuova
Sigma SD1 “Merrill” non c’è solamente una operazione
di marketing. KatzutoYamaki, il glio di Akihiro, non ha
solamente voluto rendere omaggio all’inventore del
Foveon, che caratterizza le re ex digitali di Sigma. La
serie Merrill è anche omaggio al fondatore dell’azienda
che volle fortemente re ex fuori dal coro.
Il kit Merrill
Corpo macchina e obiettivo sono la proposta di Sigma
che va sotto il nome di“Kit Merrill”. Il corpo macchina è
l’ultima versione della SD1, che grazie a decisi miglio-
ramenti produttivi, può essere o erto oggi a un prezzo
inferiore e decisamente competitivo.
Il corpo macchina è molto robusto, realizzato in lega
pressofusa di magnesio e tropicalizzato per impedire
l’ingresso di polvere e umidità all’interno; anche quan-
do si fotografa in condizioni di cili. Da non dimentica-
re, anche se non è una novità di questo apparecchio,
ma di tutta la serie delle SLR Sigma, il ltro antipolvere
che sigilla la camera dello specchio e impedisce alla
polvere di depositarsi sul sensore. Questo è il Foveon
X3 a immagine diretta da 46 Megapixel di cui 44 dedi-
cati esclusivamente alla formazione dell’immagine. La
grande massa di dati prodotta dal sensore è lavorata
da due processori TRUE II che assicurano una elabo-
razione veloce. Di concerto con i processori lavora un
bu er di nuova concezione, il DDR III che permette
di scattare no a sette fotogrammi RAW in sequenza.
Soluzione brillante per ridurre le vibrazioni accidenta-
li. Non un solo motore per otturatore e ribaltamento
dello specchio, ma due: uno dedicato allo specchio
e l’altro all’otturatore. Assieme all’apparecchio, il kit
comprende l’ultima versione del programma di gestio-
ne immagini e post produzione Sigma Photo Pro e lo
zoommedio standard Sigma 17-50mm f/2.8 EX DC OS
HSM. Tra i suoi punti di forza: la grande luminosità, le
dimensioni compatte, le lenti asferiche dello schema
ottico e il dispositivo di stabilizzazione ottica OS che fa
guadagnare alcuni stop nell’uso a mano libera.
Un sogno
chiamato
fotocamera
In ricordo dell’inventore
del sensore Foveon,
Sigma propone in kit
l’ultima versione della reflex SD1:
corpo macchina, zoom standard,
nuovo programma
di gestione immagini
PRODOTTI
Il sensore Foveon, usato in esclusiva da Sigma
sulle proprie fotocamere,
è caratterizzato da pixel sensibili
ognuno ai tre colori RGB
INFORMAZIONI
Agenda
del Fotografo
PAG. 258
di Marina Macrì
Grazie a importanti
miglioramenti in fase
di produzione, la SD1 Merrill
è oggi proposta
a un prezzo molto interessante
La SD1 Merrill dedicata all’inventore del sensore Foveon.
Sul display è riportato il suo nome
1...,2-3,4-5,6-7,8-9,10-11,12-13,14-15,16-17,18-19,20-21 24-25,26-27,28-29,30-31,32-33,34-35,36-37,38-39,40