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DIETRO LA FOTO
Il giovanissimo fotografo americano Zev Hoover se lo è
costruito con uno scatto. Con un lavoro di allestimento
del set i prodigi della postproduzione
Origami, il sogno di tutti i bambini è sempre stato quello di poter creare
con semplicità forme nuove, partendo da un semplice foglio bianco. Dise-
gnandoci sopra o piegandolo e ripiegandolo fino a ottenere qualcosa da
mostrare ad amici e genitori. L’aereoplano e la barchetta sono le forme più
elementari, che danno ampio spazio all’immaginazione grazie al fatto che
funzionano davvero: il lancio dell’aeroplanino rappresenta la prima espe-
rienza reale della costruzione di un sogno che si avvera.
La foto di questo mese si esprime attraverso un messaggio semplice
quanto realistico sulle possibilità offerte dall’uso creativo della fotografia e
delle tecniche di postproduzione.
Porre il soggetto al centro di un hangar composto da diversi aerei di car-
ta era il sogno di Zev Hoover, giovanissimo fotografo del Massachusetts,
appena quattordicenne, che sperimenta set surreali dove il protagonista è
proprio lui, immerso in un mondo da favola cre-
ato grazie alle sue capacità creative. Con l’assi-
stenza della sorella maggiore Nellie, il giovane
statunitense ha messo a punto un suo singolare
punto di vista.
La scena che vi proponiamo questo mese parte
da un’immagine scattata con Uuna Nikon D7000
e un obiettivo 50mm f1.4 Ai-S. L’illuminazione
naturale arriva da una porta aperta in una gior-
nata nuvolosa, luce ammorbidita dalla parte op-
posta con un softbox. Per evitare la distorsione
angolare Zev ha usato il 50 mm realizzando
però tre scatti in verticale, uniti successiva-
di Osvaldo Esposito
COME MI FACCIO UN HANGAR