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di Diego Papagna
UNA LUCE
ANTICA
Dagli studi
di archeologia alla
fotografia. Emanuele
Carpenzano si cimenta
in matrimoni posati e
reportage, facendo anche
l’insegnante
D
a studente di archeologia a fotografo di matrimonio. E non solo. La storia
del fotografo catanese Emanuele Carpenzano, uno dei 58 fotografi eu-
ropei insigniti della qualifica Master QEP, con progetti importanti per la sua
terra come il Centro di Arti Visive Sikanie.
Come hai cominciato la tua professione?
Quasi per caso... Ero studente di archeologia e fotografo per l’Istituto di
Archeologia di Catania. Da anni avevo ormai compreso che la fotografia
avrebbe avuto un posto importante nella mia vita e devo dire che lo stu-
dio dell’archeologia ha fortemente condizionato il
mio percorso e le mie scelte fotografiche: tecni-
camente, perché la fotografia che facevo richie-
deva una profonda conoscenza della luce; me-
todologicamente, perché mi rendevo conto ogni
giorno di più che, come l’archeologia, la fotogra-
fia indagava la superficie delle cose per grattarla
e comprendere ciò che sta nascosto sotto di essa.
Come mai ti sei specializzato
