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nel matrimonio?
Ho iniziato a fotografare il matrimonio come tanti,
incoraggiato dagli estimatori del mio lavoro e at-
tratto dall’opportunità lavorativa che mi si apriva
davanti. E come tanti mi sono ritrovato a cammi-
nare nel solco già tracciato da chi aveva fatto la
stessa scelta prima di me. Per anni ho sofferto
questa scelta perché, dopo i primi entusiasmi, ti
convinci che il lavoro che fai non appartiene a te
ma al committente... finché non ho compreso che
l’unica cosa che mi impediva di trovare appaga-
mento in ciò che facevo ero io stesso. Ho iniziato a
quel punto a esplorare l’”evento matrimonio” con
occhi e mente sgomberi, cercando all’interno di
esso qualcosa che appartenesse non più solo al
committente ma al mio bisogno creativo.
Che tipo di approccio hai nel-
la fotografia di matrimonio?