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DIETRO LA FOTO
Gli scatti del fotografo francese Sebastien Lebrigand ci
raccontano l’universo. Con un telescopio e una Canon EOS 500d
ci fa (quasi) volare nello spazio...
Per ottenere uno scatto interessante la maggior parte delle volte basta
cambiare punto di vista affrontando una visuale del tutto inaspettata. Un
po’ come nelle immagini del francese Sebastien Lebrigand che, grazie
alla tecnologia e all’impiego di un telescopio, ha cambiato prospettiva,
inserendo nella scenografia un elemento davvero inusuale: l’universo. Il
primo passo lo ha fatto coinvolgendo una modella eccezionale, la luna,
monocolore, ma in grado di regalarci grandi emozioni durante tutto l’arco
della nostra vita. Il fotografo francese, durante le osservazioni della volta
celeste ha notato il passaggio di aerei che solitamente vengono conside-
rati elementi di disturbo; Lebrigrand però li ha resi protagonisti, illumina-
ti dal fascio radente dei raggi solari, con la magia dei pianeti del nostro
sistema solare sullo sfondo. Uno scenario che rende irreali le traiettorie
dei moderni jet, che sembrano proiettati verso lo spazio come se fossero
razzi lunari. Per ottenere questi risultati ci vuole anzitutto molta pazienza,
come spiega lo stesso Lebrigand, poi un’attrezzatura degna del miglior
paparazzo e naturalmente uno sguardo creativo per ottenere l’allinea-
mento più suggestivo tra jet e sfondo. Ma anche una buona conoscenza
delle lenti astronomiche, dei filtri da applicare per fotografare il sole, delle
oremigliori per ottenere colori saturi, luna piena
e l’illuminazione più opportuna.
Non è necessario un corpo fotografico al-
tamente performante, dato che il risultato
dipende soprattutto dall’ottica e dall’inqua-
dratura. Il fotografo francese ha utilizzato
una Canon Eos 500d, trasformata in un su-
perteleobiettivo collegandola a un telescopio
astronomico Vixen apocromatico 114/600 o,
in alternativa a un secondo modello, I-Nova
102/660. Ogni scatto è frutto di diversi giorni
passati ad attendere pazientemente il passag-
gio di un aereo nell’inquadratura della luna
o del sole. Il risultato sono queste immagini
che a un primo sguardo potrebbero sembrare
frutto di un fotomontaggio, ottenute con tempi
oscillanti tra 1/2.500 e 1/3.200 con la sensibi-
lità Iso impostata a 100 o 200.
di Osvaldo Esposito
LUNA D’AUTORE
