EDITORIALE
In principo era la Luce, poi la Fotografia la catturò, e per tanti anni
rimase a dormire come la bella addormentata nelle fotocamere. Poi un giorno
conobbe il silicio, divenne digitale ed esplose in tutta la sua bellezza,
imparò a farsi vedere dovunque e correre sugli schermi degli uomini,
sposando nuove tecnologie, nuovi supporti, nuove destinazioni.
I puristi un po’ ce ne vorranno? Non importa a noi piace curiosare per arrivare prima e stupire i
nostri affezionati lettori. E anche capire che cosa bolle nel futuro della fotografia, della luce resa
segno tangibile: foto dal greco φωτός, luce e grafia da grafia γραφή disegno. Come disegneremo
il mondo prossimo venturo? I semi sono già nel presente. Ecco perché abbiamo dedicato la
parte centrale della rivista, il nostro
Focus on
, alla tecnologia informatica per la fotografia.
Dalle app che trasformano le immagini su smartphone, alla ottiche da aggiungere al cellulare
come quella della Sony, fino ai software, macchine con connessione wireless e le stampanti
che hanno ormai una qualità altissima e sono prét à porter. Come quella della Apple,
the
Impossible lab
, un minilaboratorio che regala una stampa simile a una Polaroid. A questo
proposito abbiamo intervistato
Maurizio Galimberti
, fotografo di fama mondiale che lavora da
sempre con le Polaroid e ci lavorerà fino a quando finisce le pellicole, ma che in contemporanea
sta usando Iphone e Impossible con grande soddisfazione (ce ne parla nell’intervista d’apertura).
Rimaniamo sull’argomento anche nella nostra rubrica
Dal web
dove c’è una seconda puntata
dedicata al fenomeno Instagram e a cosa ne pensano i fotografi. Come sempre troverete
news
e
chicche
per rimanere aggiornati sulle novità. E dulcis in fundo potrete vedere le foto di uno
dei più grandi fotografi al mondo:
Sebastão Salgado
, in mostra a Parigi fino al 1 dicembre alla
Maison Européenne de la Photographie.
Mentre con la luce disegnamo il presente,
qui cerchiamo di immaginare anche il futuro. Che verrà!
