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L’INCONTRO
Se avevate ventanni o giù di lì negli anni ‘80 non potevate non sapere
cosa fosse il Superstudio a Milano. Era un luogo che abitava nei
sogni di tanti e nelle critiche dei suoi detrattori. (Quelli che è arrivato
il Riflusso...). Troneggiava sui giornali e in tv. Moda, gossip, bellezza
e personaggi. Un tempio della moda e della fotografia (non solo
di moda). Sciami di modelle e di fotografi, che sono diventati dei
maestri – Giovanni Gastel, Oliviero Toscani, Fabrizio Ferri (tra i tanti)
- le immortalavamo in quegli studi e regalavano copertine a queste
bellissime sui nuovi giornali “rivoluzionari” del settore. Allora erano
chiamate le “le top model”, erano le prime, le regine delle moda
italiana che sbaragliava qualsiasi concorrente internazionale, e che
svettavano nei titoli di cronaca come dive del cinema: da Claudia
Shiffer a Linda Evangelista. Mentre Oltralpe, in Francia, morivano
d’invidia. Erano stati aperti per essere degli studi fotografici, come
lo sono adesso, là dove c’erano le fabbriche, in via Forcella a Porta
Genova e dove nessuno si sarebbe immaginato trent’anni fa che quel
quartiere dominato dall’Ansaldo sarebbe diventato il più modaiolo di
Milano, la oggi famosa zona Tortona. I “superstudi” hanno festeggiato
quest’anno i 30 anni dalla loro apertura con una festa organizzata con
la grande collaborazione dell’Afip (associazione fotografi professionisti
italiani) presieduta da Giovanni Gastel. Nel 1983, quando sono stati
di Bianca Astrid Bemori
LA MODA
FA STORIA
Il Superstudiogroup ha compiuto 30
anni. Gli studi fotografici che
hanno reso Milano più internazionale
