Foto-Notiziario Dicembre 2013 - page 38

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re le rapidissime azioni delle competizioni. Howard ha dichiarato:
“Siamo
stati ancora più aggressivi, ambiziosi e creativi nell’utilizzo della videoca-
mera. Abbiamo effettuato sia riprese a camera fissa, sia riprese a mano
libera con ottiche lunghe, così da riuscire a catturare sempre qualcosa
di inaspettato. Le riprese a mano libera erano a volte primi piani in cui
cercavamo di ricreare una certa intimità o inaspettati punti di vista nel rap-
presentare una scena. È stato un grande strumento su entrambi i fronti”.
Nel film non manca l’utilizzo massiccio della computer grafica, grazie alla
quale sono stati ricostruiti, per esempio, gli incidenti dei piloti. Possiamo
dire però che il livello delle riprese e della post produzione è talmente alto
che difficilmente si riesce a capire dove ci sia stato l’intervento di computer
grafica e dove no. Tutto avviene con molta naturalezza e il ritmo serrato
non lascia il tempo di cercare le differenze di ripresa.
Gli incidenti sono stati realizzati al computer, utilizzando i filmati storici
degli anni ‘70. Soprattutto il famoso incidente di Lauda è stato ricreato
/ TITOLO DI GIRO
sulla traccia del filmato originale, un Super8 di
un ragazzino.
Il direttore della fotografia è un nome noto, si
chiama Anthony Dod Mantle e ha già vinto un
Oscar per il film The Millionaire, oltre a distin-
guersi in altri film come 28 giorni dopo, Dogville
e Antichrist. Per Rush ha lavorato utilizzando
Arri Alexa Plus, Arri Alexa Studio e la Canon
EOS C300. Per meglio catturare lo spirito di
quegli anni ha utilizzato anche le lenti degli
anni ‘60 e ‘70, sostenendo che se già erano
andate bene per Gordon Willis, direttore della
fotografia della trilogia Il Padrino, sarebbero
potute andare bene anche per lui.
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