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/ UNA MUSICA DA GUARDARE
di musica indipendente, ci
citi qualche nome?
Pico Ruggeri e Dargen D’Amico per esempio,
il loro video è stato un bel lavoro di computer
grafica . E anche se non amo l’utilizzo della
computer grafica in modo massiccio, era tut-
to funzionale alla canzone e al suo significato.
Non sono effetti fini a se stessi. Il miglior lavoro
che ho fatto uscirà a gennaio ed è il video di Mu-
rubuto, un professore di filosofia all’Università
di Reggio Emilia. Il suo lavoro è un connubio di
letteratura, filosofia, storytelling e atmosfere
mitologiche. Mi trovo in perfetta sintonia con
questo artista, è stata la collaborazione che mi
ha arricchito più di tutte.
Hai appena ricevuto un
premio importante, ce ne
parli?
È stato un premio inaspettato, organizzato dal
MEI (Meeting Etichette Indipendenti) e vinto con
il video di Pico Ruggeri e Dargen D’Amico. È sta-
ta una bella esperienza, soprattutto ho avuto il piacere di conoscere Fran-
cesco Muti che io stimo particolarmente.
Parliamo di tecnica. Che attrezzatura
utilizzi?
Utilizzo sia le macchine fotografiche che videocamere. Ho iniziato con Ca-
non, ora alterno le Canon con le Panasonic.
Mi capita anche di noleggiare attrezzature come la Red, per esempio. Ov-
viamente amo anche le GoPro, per alcune tipologie di video è l’ideale. Nel
prossimo video in uscita a gennaio ci sono alcune scene girate sott’acqua
e la GoPro in questi casi è incredibile. La usomolto anche per gli spettacoli
teatrali e i live dei concerti.
Ti ispiri a qualcuno in particolare?
Sono un grande appassionato di cinema ma anche di serie tv, passo da
Old Boy a Braking Bad. Film e serie che non si basano su grandi budget
ma su una bella scrittura.
Progetti per il futuro?
Sto lavorando ad altri video ma anche a web series e poi dei cortome-
traggi che sono quelli che sicuramente mi permettono di esprimermi in
modo totale.
