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DIETRO LA FOTO
Spesso in ambito pubblicitario certe situazioni
sono studiate dal fotografo che ricrea nel suo studio
ambientazione e illuminazione ad hoc
Sovente nelle campagne pubblicitarie vediamo immagini da repor-
tage, ma non sempre l’evidenza corrisponde alla realtà. Anzi, più
spesso di quanto si possa supporre, le composizioni sono studiate
a tavolino. Francesco Ridolfi è un giovane professionista che dedi-
ca molto del suo tempo a sperimentazioni e ricerche al ritratto in
ambito pubblicitario.
In questo scatto l’intenzione era quella di ritrarre un vecchio lupo di
mare, con il volto segnato dalle intemperie e dal tempo, all’interno
del suo capanno da pesca. Dopo aver trovato il volto adatto, il foto-
grafo ha allestito il set completamente ex-novo all’interno del proprio
studio. È stata assemblata una parete in legno del tipo “perlinato”,
accoppiando alla scena un vecchio tavolo di legno con sedia e alle-
stendo il tutto con oggetti adatti alla situazione: un paio di vecchie
lampade arrugginite, una rete da pesca, un pesce imbalsamato e una
cerata. Per l’illuminazione, ricreata artificialmente, sono stati utiliz-
zati un octodome e un grosso ombrello per
ottenere una luce diffusa che servisse da
base per lo scatto e andasse a determinare il
livello di dettaglio nelle ombre. La luce prin-
cipale era invece costituita da una parabola
con griglia direttamente puntata sul soggetto
per simulare la luce proiettata dalle lampa-
de. Un’ulteriore parabola con griglia posizio-
nata dall’alto è stata posta subito dietro al
pescatore, in modo da creare un minimo di
separazione in più rispetto allo sfondo.
La post produzione è stata quindi ridotta
al minimo e si è limitata ad “accendere” in
Photoshop le due lampade che, nella realtà,
erano spente.
di Osvaldo Esposito
SCATTI A TAVOLINO