30
Una passione doppia
lavoro per il web, soprattutto con le aziende che
si occupano di lusso. Ho appena finito di girare
un video per Zegna, per esempio.
In questi anni abbiamo sviluppato delle grandi
conoscenze del web, dalle web tv alla program-
mazione, un know-how che ora possiamo met-
tere a disposizione delle aziende per curare
progetti a 360°.
È stato semplice passare
dalla fotografia al video?
La macchina fotografica è più simile a una ci-
nepresa, ma totalmente diversa da una videoca-
mera. Io mi trovo molto bene quindi con le nuove
reflex che mi permettono di mantenere la po-
stura da fotografo. L’ottica fotografica ha la pos-
sibilità di mettere a fuoco e sfocare facilmente,
le videocamere non hanno questa possibilità,
è una cosa molto cinematografica, una grande
possibilità che le videocamere non hanno.
L’estetica è stata sempre condizionata dalla tec-
nica alla fine, no? La tecnica deve essere meta-
bolizzata e dal quel momento si può giocare in
modo spontaneo.
Cosa ti piace di più
dei video?
I lavori che preferisco ovviamente non sono
quelli commerciali, ma quelli che lasciano spa-
zio alla creatività. Amo i progetti lunghi, quelli
in cui posso concentrarmi per lungo tempo su
un’unica storia. Ad esempio, per cinque anni ho
lavorato sugli eremiti, esplorando questo mon-
do molto segreto sia in Italia che all’estero. Ne
ho incontrati una ventina, sia cattolici, che or-
todossi e laici. Il primo l’ho visto a Filicudi: è un
tedesco, ex capitano di navi. Coinvolto dai movi-
menti hippy ha deciso di lasciare tutto e andare
a vivere in una grotta.
Io inizialmente volevo fare un lavoro su quelli
Alcune foto tratte
da “Gisbert
Lippelt, Low
cost life”,
un reportage
fotografico
sulla vita
ecosostenibile
a Filicudi di
un ex ufficiale
tedesco di navi da
crociera di lusso