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Federico Brugia e la pubblicità: in alto, lo spot
pubblicitario per la Wind, qui sopra, per una
lavatrice della Ariston e, sotto, tre scene
tratte da spot per l’automobile Audi
sono messo a fare delle cose con il mio stile
e il taglio dei registri stranieri. Ho viaggiato
molto tra Spagna, Germania e Stati Uniti, la-
vorando all’estero per convincere gli italiani
che se certe cose che si potevano fare lì si sa-
rebbero potute fare anche qui.
La passione per la musica
ti è rimasta?
Certo, ovviamente. Sono affettivamente mol-
to legato ai primi video dei Litfiba, soprat-
tutto perché abbiamo condiviso un progetto
comune e chiaramente sono nati dei rapporti
importanti. Poi ovviamente ai video di mia
moglie, Malika Ayane, con cui condivido pro-
getti lavorativi importanti di video oltre che di
vita. Insieme scriviamo e condividiamo idee
e progetti.
Sei approdato anche tu ai
video fatti con le reflex?
Sono passato direttamente dalla pellicola
alla reflex! Prima tutto veniva girato in pel-
licola: 35mm quando avevi i soldi e 16mm
quando non ce li avevi. E poi sono arrivate le
reflex che hanno cambiato tutto. È arrivata
la digitalizzazione ad alti livelli e ora davve-
ro non si usa più la pellicola. Le piattaforme
su cui poi verranno visualizzati i nostri lavori
sono ormai sempre digitali, cinema compre-
si. Che senso avrebbe girare in pellicola e poi
trasferire tutto in digitale?
E quale macchina
ti ha conquistato?
Tutto ciò che prima giravo in 35mm ora lo giro
con l’Arri Alexa, la più simile alla pellicola. Il
mio film l’ho registrato con Alexa. Tutto il re-
sto lo giro con una Nikon D800E, una macchi-
na con cui mi trovo molto bene e che mi sta
dando delle grandi soddisfazioni.