P
A modo mio, il volto,
la persona,
ovvero il ritratto
di Maurizio Rebuzzini
STORIA
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Poche citazioni in un tragitto che non affronta più di quanto affronta.
Non una cronologia scandita per tempi e personalità,
ma una visione personale che tiene soprattutto conto di quanto
alcuni ritrattisti siano stati più espressivi di altri, come questi autori
abbiano segnato sia il proprio tempo, sia quello della Storia
aradossalmente, il primo autoritratto
fotografico della Storia è un autoritrat-
to impossibile. Realizzato da Hippolyte
Bayard, nel 1840 è oggettivamente
“impossibile”, perché ironicamente rea-
lizzato in posa da affogato-suicida: e un
suicida non può fotografarsi dopo aver compiuto il suo
ultimo gesto. Pioniere sperimentatore allora ignorato,
Bayard rimase senza un soldo, in un momento nel qua-
le lo Stato francese, complice l’affarista François Jean
Dominique Arago, finanziò e promosse
Louis Jacques
Mandé Daguerre
(dal quale il dagherrotipo, forma ori-
ginaria della fotografia: annuncio del 7 gennaio 1839 e
presentazione del successivo diciannove agosto).
Primo autoritratto fotografico impossibile, questo di
Bayard è allo stesso tempo la prima messa in scena
della Storia della Fotografia [
Bayard Annegato
].
Funzionario del ministero delle Finanze francese, Hip-
polyte Bayard (1801-1887) aveva tante ragioni dalla
sua parte. In effetti, fu uno degli sperimentatori che
hanno agito simultaneamente, ognuno all’oscuro
dell’esistenza degli altri per lo stesso intento:
la natura
che si fa di sé medesima pittrice
. A conti fatti, fu messo
da parte dal potere scientifico e politico, altrimenti in-
dirizzato e alleato (con Daguerre), nel cinquantenario
della Rivoluzione francese (?). Comunque, aveva rea-
lizzato sia un processo autopositivo (come Daguerre)
sia un processo negativo-positivo (comeWilliamHen-
ry Fox Talbot), entrambi su carta.
Sul retro della posa da affogato, del 18 ottobre 1940,
Hippolyte Bayard scrive: «Il cadavere della persona
che qui vedete è quello di Monsieur Bayard, inventore
del procedimento di cui avete visto, o di cui vedrete,
gli straordinari risultati. Che io sappia, erano circa tre
anni che questo ingegnoso e instancabile ricercato-
re si adoperava per perfezionare la sua invenzione.
L’Accademia, il Re e tutti coloro che hanno visto le
sue fotografie che egli trovava imperfette, le hanno
ammirate come voi ora le ammirate. Ciò gli ha fatto
molto onore ma non gli è fruttato un soldo. Il gover-
no, che aveva dato troppo a Monsieur Daguerre, ha
detto di non poter far niente per Monsieur Bayard
e il poveretto si è annegato per la disperazione. Oh!
Umana incostanza! È stato all’obitorio per diversi gior-
ni, e nessuno è venuto a riconoscerlo o a reclamarlo.
Signore e signori, passate avanti, per non offendervi
l’olfatto, avrete infatti notato che il viso e le mani di
questo signore cominciano a decomporsi».
Bayard Annegato
Hippolyte Bayard
in posa
da annegato;
18 ottobre 1840.
Dagherrotipo
Dagherrotipo
statunitense
degli anni
Quaranta
dell’Ottocento.
Nadar
Sarah Bernhardt
(1864 circa)
Nadar:
Sarah Bernhardt;
1864 circa.
Disdéri Carte
de visite
dal 1854
André Adolphe
Eugène Disdéri:
dal 1854,
carte-de-visite.
Cameron
sir John Frederick
WilliamHerschel
(1867)
Julia Margaret
Cameron:
sir John Frederick
William Herschel;
1867.
Carroll Alice
Liddell
(estate 1858)
Lewis Carroll:
Alice Liddell
(delle Avventure
nel paese
delle meraviglie);
estate 1858.
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