di Monica Papagna
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Si chiama Famiglia Trentotto la casa di produzione di video
creata nel 1994 da tre fotografi che girano video aziendali.
E anche documentari, uno “aiuta” l’altro.
Hanno iniziato ad occuparsi di video negli anni ‘90. Sono tre fotografi,
Francesco di Loreto, Paolo Mazzo e Mimo Visconti, lavorano insieme
dal 1994 e si occupano di fotografia e video a 360°.
Abbiamo incontrato Francesco di Loreto per capire come le professioni
di fotografo e videomaker si possono conciliare.
A un certo punto sei diventato videomaker, è
accaduto per passione e poi ne hai fatto un
lavoro?
Ovviamente la passione c’è, ma avevamo anche capito che il settore
sarebbe andato in quella direzione e allora ci siamo concentrati e ab-
biamo capito quali potessero essere le potenzialità. In quegli anni sono
state prodotte videocamere più leggere e versatili ed era proprio quello
che faceva al caso nostro. Abbiamo iniziato dai documentari e da lavori
un po’ più personali.
L’aspetto commerciale quindi è arrivato in
un secondo momento?
Esatto, prima è venuta la parte più artistica,
poi a ruota quella commerciale. Abbiamo svi-
luppato video per diversi marchi andando a
fare le riprese nelle fabbriche, facendo video
reportage per eventi e fiere, spot, videoclip e
qualche backstage.
Cosa è cambiato dagli anni
‘90 ad oggi?
Diciamo che negli anni ‘90 c’era sempre un
team di persone competenti, non ci si sosti-
tuiva ad alcuna professionalità, in nessuna
produzione. Ora le cose sono un po’ cambia-
te, i budget sono diminuiti e spesso bisogna
arrangiarsi. Per fortuna le nuove tecnologie
hanno semplificato il modo di lavorare e han-
no abbassato i costi. Fare i video però signi-
fica ancora avere una struttura adeguata alle
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