Foto-Notiziario Dicembre 2013 - page 67

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Roberto Calvi sul set di
uno spot pubblicitario
insieme al suo team mentre
prepara una pubblicità da
girare con la tecnica del
tabletop, una disciplina
in cui le inquadrature ad
altissima velocità servono
a valorizzare il prodotto.
Anche un pomodoro...
tue pubblicità?
Le attrezzature sono fondamentali, ma la cosa
più importante è quello che hai interiormente
da dare. Certo che il supporto delle tecnologie
aiuta moltissimo, quello che si faceva in pelli-
cola per esempio per fare dei movimenti con
dei trucchi o delle mascherine, ora può essere
fatto in postproduzione dove hai la possibilità di
creare effetti incredibili.
La pubblicità è anche un
lavoro di squadra, come
riesci a ottenere il meglio
dalle persone con cui lavori?
Ho lavorato con troupe grossissime nei film e
più piccole in pubblicità. Il lavoro di gruppo è
molto importante, il risultato finale dipende
dal feeling con tutta la troupe. Ora soprattut-
to che faccio sia regia che fotografia, il fatto
di riuscire a trasmettere e farmi dare ciò che
voglio dalle persone con cui lavoro è fonda-
mentale. Trattare le persone nel migliore dei
modi cercando di metterle a proprio agio è
un aspetto, ma prima di tutto sono basi-
lari l’educazione e il rispetto delle altre
persone. Quando metti qualcuno a
proprio agio riesce a dare il meglio.
Come si è evoluta
nel corso della
tua carriera la
professione?
La professione si è evoluta mol-
tissimo, a livello personale il
background che mi ha lasciato la
pellicola è un’impostazione che mi
aiuta e mi facilità molto nella la-
vorazione odierna. Gli step passati
sono un arricchimento di informazio-
ni, che messe a contatto con le nuove
tecnologie, sono un plus da aggiungere
al lavoro odierno.
Come fare a mantenersi
sempre al massimo?
Spesso il risultato finale di un tuo lavoro non è
quello che avevi in mente di fare o che ti sa-
rebbe piaciuto fare, ma una mediazione con
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