Foto-Notiziario Dicembre 2013 - page 68

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/ E ADESSO LA PUBBLICITÀ
quello che ti viene proposto.
Dal punto di vista fotografico e stilistico, per te
stesso potrebbe essere meglio usare una via
e delle inquadrature particolari, però quando
queste si scontrano con l’esigenza del cliente
e quello che era già stato pensato dai crea-
tivi si cerca di trovare la soluzione più giusta
sia dal punto di vista stilistico che dal punto di
vista del marketing. Molte volte vorrei farli in
un’altra maniera ma per fortuna o purtroppo,
dipende dai punti di vista, è necessario trovare
la maniera di mediare e se ti chiamano ancora
vuol dire che ci sei riuscito e ha funzionato.
Hai lavorato con molti
famosi registi e dop...
Nel cinema ho imparato tanto, come fare e
come non fare in molteplici situazioni. Ho po-
tuto lavorare con DOP come Billy Williams
(Oscar per Sul Lago Dorato), Hugh Hudson
(regista di Momenti di Gloria), Dante Spinotti
(DOP italiano, candidato a due premi Oscar)
per citarne alcuni e soprattutto negli anni ‘90,
quando facevo l’operatore, ho imparato mol-
to venendo a contatto con registi americani e
inglesi che iniziavano a filmare tabletop.
Cosa ti senti di consigliare
a chi vuole intraprendere
questo lavoro oggi?
La passione è fondamentale e ti porta ovun-
que. Questo è un lavoro non facile e la cosa
più difficile è resiste-
re negli anni. Spesso
il mercato viaggia
a ondate e segue le
mode del momento,
è quindi fondamen-
tale riuscire ad adat-
tarsi, capire sempre
quale sia l’inquadra-
tura migliore, fare la
luce non secondo un
criterio preimposto,
uno stile, ma adat-
tandosi ogni volta al
film che stai girando.
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