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Un manipolo di star sono ora esuli in Fran-
cia: Brigitte Bardot, Paul Sartre e Simone
de Beauvoir, Le Courbusier sono solo alcuni
dei personaggi ritratti dal fotografo venezia-
no Graziano Arici che ha portato, nella sua
casa ad Arles, in Provenza il suo ricchissimo
e prezioso archivio di foto. Sono immagini
scattate nel corso di molti anni di professione
ai personaggi del Festival del cinema e delle
Biennali, insieme con nuove e antiche foto di
Venezia, dalle calli alla Fenice, dai bacari al
Mose. E poi molto altro.
“Ho proposto al comune di Venezia di tenerlo
senza alcun costo, in cambio soltanto di un
luogo dove venisse ben conservato e fosse
consultabile dal pubblico”.
Dopo anni di tentativi ha ceduto. Fallito anche
la trattativa con i Musei Civici veneziani. Non
ha ricevuto alcuna riposta concreta e così gli
scatoloni con questo tesoro da qualche mese
sono in viaggio per la Francia.
La prima parte è partita a dicembre. La se-
conda passerà il confine entro febbraio. E an-
che Graziano Arici se ne andrà dalla sua casa
al ghetto. Certo con dispiacere e amarezza
anche perché la sua famiglia a partire dagli
avi turchi è nella città lagunare dal 1600.
Il suo archivio farà parte della Luma Founda-
tion che Arles sta allestendo uno centro euro-
peo dedicato agli archivi fotografici (complice
Frank o’Ghery). In verità ci vorrebbe un mu-
seo, perché i numeri dei documenti fotogra-
fici sono altissimi: 850mila immagini circa su
380mila file su database; 344mila fotografie
in diapositive; 4300 negativi bianconero per
almeno 150 mila fotografie; 300mila file otte-
nuti da macchina fotografica digitale.
IL CASO
ME NE VADO IN FRANCIA
CON LE MIE FOTO
Il fotografo veneziano Graziano Arici lascia Venezia e se ne va
ad Arles con il suo storico archivio di foto. La trattativa con i
Musei civici veneziani, a cui lo avrebbe regalatom, non è andata
a buon fine. E così un altro tesoro se ne va dall’Italia
di Astrid Bianca Bemori
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