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ARTI E MESTIERI
L’ASSISTENTE
E’ una figura importante, e spesso sottovalutata. Chi si cimenta
in questo mestiere vuole in futuro diventare un fotografo.
E in questo primo step ruba i trucchi a chi scatta da tempo
L’assistente fotografo è una professione. Andiamo a scoprire cosa si fa
facendo due chiacchiere con Giorgio Serinelli che oggi lavora con un
grande fotografo, Toni Thorimbert.
COME SEI RIUSCITO A CONQUISTARE LA FIDUCIA DI DUE FOTOGRAFI
CHE LAVORANO AD UN COSÌ ALTO LIVELLO?
Questi fotografi sono per prima cosa dei personaggi, più alto è il livello e
più personaggi sono. Quindi me la sono giocata più sul piano personale
che professionale. Fermo restando che uno le basi le deve avere, ho
cercato di entrare in sintonia con loro sul piano privato, quindi ho cer-
cato sempre di essere me stesso cercando di entrare in confidenza con
queste persone. La fiducia poi viene con il tempo, man mano che i lavori
andavano bene cresceva la fiducia, anche se comunque gli errori si
fanno. Capita di andare su un set e di non aver portato quello strumento
che era fondamentale... In questi casi bisogna trovare una valida solu-
zione e riuscire poi a sdrammatizzare una volta che tutto è andato per
di Diego Papagna
il meglio. L’importante è entrarci in sintonia,
altrimenti si rischia di rispondere solo a degli
ordini senza interagire veramente.
SEI RIUSCITO A FARE QUALCHE LAVORO
PERSONALE?
Se lavori “fisso” con un fotografo, il tempo che
passi con lui è molto, quindi diventa difficile
trovare il tempo per fare altro. Però una volta
che un fotografo si fida di te ti propone o ti fa
proporre dei lavori dai suoi ampi contatti e ov-
viamente sono contatti importanti con agenzie
e editoria al massimo livello, insomma un bel
vantaggio. Poi strada facendo qualche contat-
to mio me lo sono creato, anche se non riesco
comunque a lavorare tanto perché bisogna
fare i conti anche con l’agenda del capo. Se-