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MARCELLO STRADA (E I SUOI PHOTOBOOK)
ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA
G
randi risultati si
profilano per Marcel-
lo Strada, ex fotografo
diventato impren-
ditore nel settore
dei photobook. Lo
abbiamo incontrato
per parlare dell’in-
credibile obiettivo
raggiunto ad aprile
nelle forniture delle
materie prime
in Europa.
Marcello è una
persona semplice,
alla mano, molto
precisa e attenta alla
sostanza.
Hai cominciato la tua
attività imprendi-
toriale commercia-
lizzando cartoncini
adesivizzati per la
produzione dei
fotolibri, poi sfociata
nella costruzione
delle macchine per
l’assemblamento.
Proprio l’adesivo
di Osvaldo Esposito
sembra sia diven-
tato un tuo punto di
forza...
Già da molti anni
ci dedichiamo con
determinazione alla
ricerca delle mate-
rie prime più adatte
alla risoluzione dei
problemi. Il nostro
cartoncino adesivo
è ormai consolidato
e riconosciuto, viene
richiesto soprattutto
per le sue qualità di
resistenza agli sbalzi
di temperatura, non
imbarca quando il
grado di umidità è più
elevato e costa meno
di quello utilizzabile
a caldo. Il successo
di questo prodotto
è stato determina-
to proprio dall’uso
immediato che se
ne può fare, senza
necessità di attende-
re il riscaldamento
del forno e senza i
conseguenti consumi
energetici. Inoltre
nel processo a caldo
i tempi sono decisa-
mente più lunghi.
Aprile è stato un
mese particolar-
mente attivo per voi,
quali risultati avete
ottenuto?
Abbiamo raggiunto
un record di vendite
superando 100.000
metri quadrati di
cartoncino commer-
cializzato. Parliamo
di 160 bancali di
adesivo, sufficienti a
coprire le esigenze di
assemblaggio di circa
12.800 fotolibri.
Quali sono i mercati
più attivi in Europa e
come li servite?
Forniamo quasi tutto
il fabbisogno delle
richieste provenienti
dalla Romania e gran
parte di Spagna, Gre-
cia e Italia. La nostra
forza sta nella pronta
consegna, abbiamo
uno stoccaggio mini-
mo di 200 bancali da
720 o 620 mq ciascu-
no. Siamo gli unici in
Europa ad avere un
magazzino di questo
tipo, diversamente
bisogna fare ordini
consistenti diretta-
mente in fabbrica e i
tempi di attesa supe-
rano i due mesi.
Recentemente abbia-
mo ristrutturato il sito
e l’organizzazione in-
terna logistica, ades-
so siamo in grado di
fornire tutti i Paesi
del mondo grazie a
un accordo con una
rete internazionale di
spedizioni dirette con
un terminal corriere
settimanale.
Abbiamo aperto
diverse sedi di rap-
presentanza in tutto
il mondo. In Canada
ed in Russia abbia-
mo dei magazzini
con merce in pronta
consegna e tanti altri
contatti internaziona-
li si stanno perfezio-
nando, a conferma
della validità del
nostro prodotto.
La lavorazione del
photobook prevede
diversi passaggi con
macchine apposi-
tamente realizzate
e la componente
qualitativa è sempre
presente nei vostri
modelli. Come vi
muovete per contra-
stare i macchinari
low cost?
Mi associo a una
citazione di John
Ruskin, scrittore,
pittore, poeta e
critico d’arte britan-
nico dell’800: “risulta
imprudente pagare
troppo, ma peggio
ancora è pagare
troppo poco”. Le no-
stre produzioni sono
una via di mezzo, per
l’appunto, una garan-
zia che viene soprat-
tutto dalla qualità del
materiale impiegato
e dalla manifattu-
ra. Ormai siamo
presenti a tutte le
fiere più importanti e
confermiamo anche
per quest’anno Las
Vegas e Birmigham,
ma monitoriamo tutti
i mercati, compreso
Russia e Marocco,
per consolidare un
made in Italy ancora
sinonimo di qualità.
E i numeri ci danno
ragione. Per sotto-
lineare la capillariz-
zazione del nostro
operato apriremo
una nuova sede in
Brasile nel 2015.