C
om’è nata l’idea di seguire i Giochi Olim-
pici con lo smartphone?
Mi è stato chiesto dal giornale Inglese The Guardian. Appena lo han-
no fatto ho subito pensato a come “diavolo” potevo competere con
tutti i migliori fotografi sportivi del mondo con a disposizione le mi-
gliori attrezzature e le migliori posizioni a loro riservate.
Allora mi resi conto che non dovevo farlo, non dovevo competere
con questo. Come fotografi diciamo sempre che chi fa la differenza
è il fotografo e non la macchina fotografica.
Ho quindi deciso di mettermi alla prova e
vedere se era vero. Potevo davvero realiz-
zare foto che la gente si sarebbe fermata a
guardare, con un iPhone? Questa è stata la
mia sfida!
Che tipo di attrezzatura hai
utilizzato?
Ho usato due telefoni iPhone4S con una se-
lezione di aggiuntivi ottici Schneider Optics
e anche un paio di binocoli Canon stabilizza-
ti, che ho adattato in modo che l’iPhone po-
tesse guardare attraverso di loro per creare
dei teleobiettivi.
Ho anche realizzato un apposito cavo spe-
ciale per permettermi di far scattare un
iPhone a distanza da un radiocomando Po-
cket Wizard.
Avete avuto qualche evento
imprevisto durante il lavoro
con lo smartphone?
È più o meno funzionato perfettamente.
L’unico vero problema è stato dover studia-
La finale maschile dei 100 metri e
l’evoluzione alla sbarra di un’atleta
asiatica immortalate con un’iPhone 4S
e “patinate” con l’app Snapseed
Dan Chung for The Guardian
Dan Chung for The Guardian