Foto-Notiziario Maggio 2014 - page 32

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in giro in tutta Italia e per accedere all’Igers
Academy non ci sono vincoli di ingresso.
Quindi se volessi diventare
un igers o instagramers come
dovrei fare?
Innanzi tutto bisogna avere un account Insta-
gram, poi seguire le attività della community
italiana e di quella locale per avviare azioni
sul territorio. È molto importante l’utilizzo
dei tag, abbiamo fatto partire una campagna
che si chiama “Tagga responsabile” perché la
maggior parte delle persone mette tanti tag
sotto le foto, ma è meglio usarne tre o quattro
giusti, piuttosto che trenta sbagliati.
Instagram non è soltanto fotografia, ma è
una sintesi di immagini e testo in cui il tag,
la mention e quello che si scrive sotto la fo-
tografia sono elementi fondamentali. Benis-
simo che ci siano belle immagini, ma ci deve
essere anche del testo ben scritto. Questo
rende quindi Instagram uno strumento non
solo fotografico.
Ci sono fotografi
professionisti che fanno
parte della community?
Sì, ce ne sono diversi e utilizzano Instagram
come supporto al lavoro fotografico.
Pensiamo ad esempio a Chris Brown, un fo-
tografo con più di 3 milioni di follower, che ha
vinto diversi premi per la sua mobile photo-
graphy. La Magnum stessa ha aperto il pro-
prio profilo Instagram, poche settimane fa.
Come funzionano la vostre
collaborazioni con aziende
e/o enti del turismo?
La collaborazione con gli enti del turismo è
sicuramente qualcosa di storico, proprio per-
ché è una sinergia logica. Viaggiamo, guar-
diamo, scopriamo e condividiamo.
I nostri eventi possono avere a che fare con
una realtà turistica o aziendale. Per esempio
abbiamo creato il progetto “Italia in tavola” e
abbiamo fatto una sorta di ricettario con ol-
tre 7.500 immagini con il tag #italiaintavola e
abbiamo aperto anche un account dedicato
per valorizzare, su base locale, delle ricette.
Ultimamente ci stiamo anche spingendo
all’estero, per esempio abbiamo fatto anche
un lavoro nelle Fiandre.
I vostri ultimi progetti?
Abbiamo creato anche Instagramers Awards
un’iniziativa con cui vogliamo dare valore ai
profili e non solo alle singole immagini. Ci si
può candidare sul sito e poi le votazioni av-
verranno online.
Perché un fotografo
professionista dovrebbe
voler far parte degli
Instagrammers?
Innanzi tutto per promuoversi, facendo vede-
re quello di cui è capace. Ovviamente si può
lavorare benissimo con le foto di backstage
dei set fotografici, per esempio, non c’è biso-
gno di postare solo i lavori finiti. È un sistema
di promozione della propria persona e, ovvia-
mente, anche del proprio lavoro.
Durante un evento con i fotografi matrimo-
nialisti abbiamo proposto di avviare uno stre-
am in diretta per tagliare i tempi lunghi degli
album fotografici, ha avuto molto successo.
Instagram è un’opportunità.
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