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APPUNTI
mostre concorsi e workshop
a cura di Edoardo Sansonne
mostre
Fashion
Milano, Piazza Tito Lucrezio Caro 1
Dal 17/01 al 07/04
“Dobbiamo fare di Vogue un Louvre”.
Parole pronunciate, agli albori del
secolo scorso da Edward Steichen,
fotografo e artista, alla prima capo
redattrice della rivista di moda
per antonomasia Edna Woodman
Chase. La Fondazione Forma per
la Fotografia ospita gli scatti dei
grandi fotografi di moda, pescati
dagli archivi Condè Nast. Simboli del
moto di rivoluzione stilistica impresso
alla rivista, quando ebbe inizio la
“politica” dei grandi autori della
fotografia. Ecco dunque comparire
nomi di spicco come quello di Guy
Bourdin, Man Ray, Ugo Mulas, Terry
Richardson e molti altri.
Felice Beato e la Birmania
Milano Castello Sforzesco
Fino al 27/03
Di particolare interesse è la
raccolta di fotografie sulla Birmania
dell’800, ad opera di uno dei primi
fotoreporter di viaggio della storia.
Scatti rari, impreziositi dalla cornice
di un contesto spazio temporale
storicamente poco documentato.
Beato mette alla prova le sue
indiscusse e pionieristiche tecniche
fotografiche in paesaggi mozzafiato,
ritratti e reportage di usi e costumi
autoctoni, riuscendo egregiamente
nell’intento di dipingere il quadro di
una civiltà della quale rimane ormai
soloamente una pallida acquarellata
sulla tela del presente.
Cindy Sherman
That’s me - That’s not me
Merano
Fino al 26/05
Merano Arte ospita un evento
espositivo che vede protagonista la
fotografa e regista Cindy Sherman,
l’esposizione conta 50 scatti che
l’artista realizza a cavallo fra il 1975
e il 1977 a Buffalo, durante il suo
periodo di formazione alla State
University of New York. La sua opera
durante i primi anni ‘70 è sotto la
forte influenza delle nuove forme
espressive emergenti, dalla body
art al video alla performance d’arte,
dando origine a ritratti e scatti
di performance corporali di gran
carattere.
Joachim Schmid
Museo Fotografia Contemporanea,
Cinisello Balsamo
Dal 02/12 al 05/05
“Nessuna nuova fotografia finché
non saranno utilizzate fino in
fondo quelle già esistenti!”. Può
un fotografo definirsi tale pur non
toccando macchina fotografica? Se
si tratta di Schmid la risposta è si,
anche se termini come raccoglitore
o catalogatore gli si addicoono
sicuramente meglio. Si limita così ad
assemblare, accostare e manipolare
scatti preesistenti, con forte critica
ad un mondo intasato da foto e
fotografi, ottenendo risultati piuttosto
interessanti. Un autore tedesco che
gode di gran notorietà all’estero ma
ancora troppo poco conosciuto in
Italia, eccovi servita l’opportunita
di rimediare, offerta dal Museo
di Fotografia Contemporanea di
Cinisello Balsamo.
Light from the Middle East
Londra, Victoria and Albert Museum
Fino al 07/04
Oltre 90 lavori sul e dal Medio
Oriente in un eccitante esposizione
di fotografia contemporanea in
uno dei musei storici della capitale
britannica.
Sherman_Verbund
Bilderbuch 2010-2012
Newsha Tavakolian.
From the series Mothers of Martyrs, 2006
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