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UN PASSO NELLA STORIA
DOISNEAU, FROM PARIS WITH LOVE
“Le meraviglie della vita quotidiana sono emozionanti.
Nessun regista cinematografico sarebbe capace di comunicare
l’inatteso che si incontra per le strade.”
di Edoardo Sansonne
Viene difficile credere che personaggi che si
sono fatti da soli come Robert Doisneau ab-
biano avuto a loro volta dei maestri.
Lo specchio del suo operato riflette, a suo dire,
quello di uno dei grandi della fotografia del
novecento, Eugène Atget.
Da lui prende, amplificandolo, un interes-
se quasi maniacale per la persona e la sua
espressività, catturata all’apice della sua veri-
tà e spontaneità di vivere.
L’attimo che il fotografo ha la fortuna e l’abi-
lità di imprigionare, l’istante che non ritorna,
rubato all’instancabile dinamicità della vita
cittadina è come un tesoro inestimabile per
Doisneau.
In un rigoroso quanto confortante bianco e
nero, compone il puzzle di una Parigi allegra e
spensierata, che, dal più umile degli operai ai
più importanti esponenti dell’alta moda pari-
gina, guarda al suo obbiettivo con sincerità ed
accettazione per la propria condizione.
Doisneau incarna e converte alla fotografia,
nella sua abilità di rappresentare il quotidiano,
le convinzioni alla base del cinema britannico
di Smith dei primi del ‘900, dove a far spettaco-
lo non era null’altro che l’emozione umana di-
pinta sul volto degli interpreti. Dal primissimo
“Con il suo continuo strusciarsi contro l’arredo urbano, la
popolazione di Parigi ha conferito alla città quella patina che
abbiamo finito per amare. Anch’io,
con il mio continuo passare in su e in giù, ho talmente
contribuito alla lucidatura delle suppellettili stradali che, per
la prima volta nella mia vita, provo un vago senso di possesso.
Intendo tutta via situarmi nella rara specie dei proprietari
liberali e spalancare a tutti le porte della città.”
Autoportrait au Rolleiflex, 1947
copyright © atelier Robert Doisneau
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