Foto-Notiziario Marzo 2014 - page 22

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L’INCONTRO
Scrivania, schermo del Mac acceso: “Eccola, leggi questa frase
di Tiziano Terzani: è quello che per me significa fare il fotografo”.
E’ questa: “Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a
cui recarsi con macchine sofisticate e filtri giusti. Una storia vuol
dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare
nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è
l’immagine di un’idea. Bisogna capire cosa c’è dietro i fatti per poterli
rappresentare. La fotografia - clic! – quella la sanno fare tutti”.
Settimio Benedusi, il fotografo delle “bellissime” che svettano sulle
copertine delle riviste e settimanali italiani più importanti (e parecchi
anni su Sport illustrated) cela un’emozione. E poi tuona mentre scrive
un post nel suo blog in risposta uno dei suoi infiniti contatti. “Ecco
gliel’ho spiegato. Lo devo spiegare anche a loro. E’ importante che
imparino a riconoscere una buona fotografia”. Si scalda parecchio.
“Oggi che è così facile scattare, che bisogna insegnare ad avere
senso critico: fare una bella foto è facile, fare la propria foto, no di
certo”. Mi guarda sornione: “Alcuni mi dicono che faccio un po’ il
maestrino… Io in realtà metto in pratica un progetto didattico perché
oggi la fotografia è un ambito dove sembra che valga tutto… Perché
è facile, grazie alla tecnologia fare una bella foto. Io insegno che è
importante pensare a un progetto: lo faccio per un motivo preciso,
di Bianca Astrid Bemori
IL LATO SEGRETO
Settimio Benedusi ha molte passioni:
il suo blog e il Quarto Stato.
E insegnare che per fare
una bella foto ci vuole un progetto
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