Foto-Notiziario Settembre 2014 - page 26

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L’INCONTRO
U
na virata sul percorso che è diventata
una scelta di vita. “Io non volevo
fare il fotografo. Avevo scelto di studiare
conservazione dei beni culturali. E la mia
idea di professione futura era lo storico o il
ricercatore. I miei genitori hanno studiato
storia dell’arte e per me era normale leggere
libri di artisti, sulle opere d’arte fin da quando
ero bambino. E così è stato naturale farlo da
grande...”, racconta Giuseppe Biancofiore,
giovane e attivo fotografo dell’Afip,
l’associazione di fotografi professionisti
italiani (presieduta da Giovanni Gastel), che è
molto impegnata a far conoscere sempre di
più la fotografia con
lectio magistralis
tenute
da mostri sacri dell’obiettivo, mostre (una
bellissima sulle donne fotografe), incontri
e dibattiti. Detto fatto: dopo gli studi per la
passione per l’arte ha iniziato a fotografare
opere d’arte come lavoro. “Così ho incontrato
il mio primo maestro Sergio Leonardi, un
fotografo di Bari che scattava negli archivi
dei beni culturali del territorio per catalogare
le opere e il territorio per pubblicazioni sulla
Puglia. E poi scriverne dei libri”. Un lavoro che
ha lo ha portato all’Istituto italiano di restauro.
“Qui è stata un’altra palestra fantastica:
imparavo la tecnica fotografica occupandomi
di capolavori: da Caravaggio ad Antonello da
Messina. Era come se continuassi a studiare
quello che amavo usando la fotografia”.
Ormai era fatta. La passione era scoppiata:
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