Foto-Notiziario Settembre 2014 - page 36

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Poi dopo molti anni, come sempre succede,
un’occasione improvvisa, da accettare in tren-
ta secondi, senza ragionarci sopra, insomma
la palla gol all’ultimo minuto. Un produttore ti
chiama e ti da la possibilità di fare il tuo primo
lavoro come DoP. Chiudigli occhi e tiri più forte
che puoi... Da lì è partito tutto. Un mestiere me-
raviglioso, che ti tiene vivo e ti fa soffrire. Spesso
lontano per lunghi periodi, magari in condizioni
difficili, legato al tempo e a mille altri fattori, ma
davvero entusiasmante.Una droga assoluta che
ti riempie di emozione e vitalità.
Nel tempo poi, sempre per una strana serie di
combinazioni, ho iniziato con vari registi a par-
tecipare alle riprese di film, come DoP, in cui il
food era l’attore protagonista. La cosa mi riusciva
molto bene e quindi hanno cominciato a chia-
marmi per girare solo la parte relativa al food,
come regista. Ora, pur mantenendo la mia po-
sizione di DoP, dirigere demo di food è la parte
predominante della mia attività. Rispetto ad altri
però, io giro solo la parte relativa al food, e non
dirigo parti complesse di acting, con attori o altro,
perché non voglio entrare in conflitto con i registi
con cui lavoro ancora come DoP.
Come direttore sei specializ-
zato nel tabletop, quali sono
i segreti di questa disciplina?
Questa è una disciplina complessa e articolata.
Per svolgere questa attività è necessaria una
profonda conoscenza di tutto ciò che riguarda
obiettivi speciali, camere ad alta velocità, tecni-
che di illuminazione, e infine, assimilare e affina-
re concetto di sintesi. Riprendendo un soggetto
in alta velocità, per poi inserirlo in un montaggio
in cui hai a disposizione 1 o 2 secondi, bisogna
tener sempre presente che quello che accade in
quel breve lasso temporale deve essere chiaro
e racchiudere in sé appetizing, freschezza, ma
soprattutto esprimere in senso compiuto ciò che
l’idea creativa vuole raccontare in quella specifica
inquadratura. La ripresa che tu effettui può du-
rare, vista per intero, anche 30/40 secondi. Devi
quindi essere abile a fare in modo che ciò vuoi
raccontare accada in quel paio di secondi utili
al montaggio. La capacità di sintesi è quindi una
delle principali peculiarità di un regista di food.
Un’altro segreto fondamentale del nostro mestiere è il team che collabora
con te. Deve essere un gruppo di persone affiatate e animate da grande
spirito di collaborazione. Fondamentale è colui che guiderà la parte tecnica
degli effetti speciali. Per un certo tipo di pubblicità è l’uomo chiave, colui da
cui dipende la buona riuscita del film. Con lui e con i tecnici della camera è
necessaria grande armonia e sopratutto un lavoro di preparazione e messa
a punto dei test di controllo, che non lascino nulla la caso.
Ogni dettaglio lasciato all’improvvisazione può essere fatale e decretare
un fallimento del progetto, con costi aggiuntivi davvero spaventosi.
Personalmente collaboro sempre con Andrea Bonomi, che credo sia uno
dei pochi in grado di sostenere progetti estremi, anche a livello internazio-
nale. Andrea rappresenta un concentrato di competenza, razionalità, estro
e conoscenza profonda.
Un’altra figura assolutamente essenziale è il Food Stylist, il vero artista del-
le riprese dei film di food. Oltre a dover rendere i cibi perfetti, appetitosi e
carichi di appetizing, deve anche sapere come creare cibi con materiali che
possano sopportate luci fortissime (a causa delle riprese ad alta velocità). Ad
esempio, il gelato. Se dovessimo usare un gelato reale per effettuare delle
riprese, dopo alcuni secondi si scioglierebbe e diventerebbe impresentabile
e ingestibile... Questa persona deve studiare materiali e sistemi per far sì
che il gelato resti identico all’originale, ma sia fatto di un materiale assolu-
tamente compatibile con le altissime temperature della scena
Altro esempio eclatante è la cioccolata. Anche in questo caso è impossi-
bile usare la cioccolata vera perché per sua natura produrrebbe bolle e il
classico velo di “pelle sulla superfice”. Per questo motivo si usano materiali
chimici colorati al momento che diano lo stesso effetto della cioccolata vera.
Con questa soluzione eviti di complicare in maniera drammatica il lavoro e
gestisci le inquadrature in maniera perfetta.
Come vedete, un set di table top è estremamente complicato e composta da
numerose persone estremamente competenti.
Ci vorrebbero giorni per raccontare aneddoti e spiegare meglio il suo
funzionamento. Resta solo da fare un’ultima considerazione.
Chiunque intraprenda questa meravigliosa avventura, lo faccia con sen-
so di responsabilità e amore. Questo è un mestiere meraviglioso che ha
bisogno di persone che lo sviluppino con passione e che lo rispettino.
Non può essere trattato come semplice veicolo di guadagno....
È un lavoro faticoso, pieno di imprevisti e momenti di grande delusio-
ne, che però, se trattato con amore, ti ripagherà con momenti di grande
soddisfazione!
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