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L’INCONTRO
sua nascita. Di questi happening Amendola
è stato spesso inventore: “Avrei dovuto
fotografare Mario Ceroli mentre realizzava le
sue note opere in legno. Ma per lui avevo in
mente ben altro. Feci in modo che portasse
con sé due enormi ali in legno e andammo
sulla spiaggia di Fregene, a Roma. Solo
scultura? La preferisco. È più viva”, azzarda.
E quella che ha indagato più a fondo con
le sue luci è quella di Michelangelo. “Ho
pubblicato 10 libri su questo genio. Si può
dare una propria interpretazione,
con l’uso delle luci. Invece nel lavoro di un
artista contemporaneo bisogna entrare nella
sua visione”.
Ad rendere uniche le sue “ricreazioni” è la
stampa delle foto. “Io sono nato artigiano
e molto di ciò che faccio dipende da come
stampo: io lavoro in analogico e tutte le
mattine sono in camera oscura”. A suo modo
anche Amendola scolpisce con la luce, i toni
le forme e i colori.
Alberto Burri,Case
Nove di Morra 1978
Alberto Burri, Cretto Gibellina 2011