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partita come Inter-Juventus, riuscivamo magari
a vendere 3-4 foto, mentre per un Monza-Avel-
lino di serie C riuscivamo anche a piazzarne 7-8
nei vari quotidiani locali come l’Occhio e La Not-
te. Portavo le foto in bicicletta al giornalista alle
10.30-11 di sera che mi aspettava e mi motivava
a fare di più perché capivo che c’era interesse
per le nostre foto. Una volta, in una domenica di
campionato, riuscii a vendere 54 foto!
C’era addirittura un giornalista chemi aspettava
non solo per comprarmi le foto, ma anche per
fare un po’ di ring: uscivo sempre con la spalla
rossa a causa dei pugni presi, ma era divertente
e si era creato un bel rapporto umano. Proprio
quello che adesso viene a mancare….
Come si è evoluta la tua pro-
fessione negli anni?
Nel corso degli anni ho conosciuto tanti foto-
grafi, tanti giornalisti che mi hanno aiutato a
crescere e ora vado avanti con la mia agenzia
con tutte le difficoltà del momento: decreti in-
giuntivi a editori che non pagano, copyright non
rispettati con immagini prese indebitamente,
ecc. Bisogna adattarsi ai tempi, certo che per
mio padre questo modo di lavorare sarebbe
stato inaccettabile. Con l’avvento del digitale si
è verificata una vera e propria rivoluzione, non
è cambiata solo l’impostazione del lavoro, ma
sono mutati anche i rapporti umani: vivere la
camera oscura e l’ufficio per molte ore al gior-
no, il ritiro delle immagini, la stampa, la con-
segna delle immagini ai direttori dei giornali…
Ogni tanto guardo i negativi 6x6 nelle immagini
di archivio di mio padre e sembrano di un altro
mondo. Oggi la mia agenzia si avvale dell’aiuto
di una ventina di collaboratori; purtroppo ho do-
vuto tagliare a causa della crisi, negli anni sono
stati di più. Attualmente possiedo un archivio di
7-8 milioni di negativi e un sito internet con altre
3 milioni di immagini costruito nel 2000 dove c’è
tutta la produzione quotidiana per i giornali che
hanno un contratto con noi. L’idea sarebbe quel-
la, un domani, di poterle vendere anche diretta-
mente a tutti: se qualcuno volesse un’immagine
di Pantani da appendere in camera, la potrebbe
comprare subito da noi invece che procurarsela
con gli allegati dei vari giornali, ma al momento
è proibito per legge.
