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di Edoardo Sansonne
VIAGGIARE GRATIS
CON UN CLICK
Shantanu Starick gira il mondo pagando con il
suo talento di fotografo. The pixel trade, come
lo ha chiamato lui, è un baratto culturale
S
hantanu Starick ha vinto la sua sfida:
girare il mondo usando come merce di
scambio il suo estro fotografico. “The pi-
xel trade”, come lo definisce, gli permette
di viaggiare da anni intorno al globo senza
spendere un centesimo. Il baratto in foto-
grafia? Ecco come è nato.
Come molte idee ingegnose, anche quella
di Starick nasce da un’esigenza: rapportare
la sua esigenza fotografica a diverse culture
e luoghi lontani ma purtroppo proibitivi dal
punto di vista economico. Fino ad oggi il suo
sistema di baratto fotografico gli ha per-
messo di visitare due continenti, città come
Berlino e New York e soprattutto conoscere
un incredibile numero di persone. Tutte po-
tenziali clienti.
Il successo di questo metodo, spiega Starick in
un’intervista, è concentrarsi sulla ricerca del
cliente successivo. Viaggiare gratis purtroppo
non è abbastanza, bisogna anche mantenersi.
Durante i suoi viaggi riesce dunque a
incastrare servizi fotografici a pagamento che
gli consentano di sopravvivere da ormai più di
tre anni, in modo più che dignitoso. Si tratta
di uno scambio di favori, spiega: il cliente paga
per l’alloggio e il trasporto una somma molto
inferiore al cachet che verrebbe richiesto per
il servizio. Al contempo, il fatto di spostarsi
ovunque nel globo gli permette di creare una
fittissima rete di contatti per lavori futuri.
Forse dover pagare un ticket aereo dalla
lontana terra dei canguri o da ovunque Starick
si trovi sulla faccia della terra, potrebbe farvi
storcere il naso quando si inizia a parlare
di budget. No problem, esiste sempre il
foundrasing. Bastamettere insieme un gruppo
di persone della vostra zona che richiedano i
suoi servigi, raccogliere il denaro necessario,
alzare la cornetta e lui compare.
Dal couchsurfing al carshering alla Pixel
Trade. L’idea di ospitare un fotografo
professionista sotto il proprio tetto è
“avanguard”, ma allo stesso tempo richiama
l’idea di un mecenatismo puro e semplice.
Un concetto piuttosto “old school”, ma se ne
sente nostalgia e mancanza oggigiorno. The
Pixel Trade è l’occasione di fare un passo nel
futuro trascinandosi dietro un ideale storico,
uno di quelli buoni.