FOTOGRAFIA
le notizie
di Marina Macrì
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Nikon
D800, pieno formato per foto e video
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È arrivata la sorella della Nikon D4, quella che sostituirà la Nikon D700. La nuova D800 è una fotocamera
a pieno formato di livello professionale che o re, al momento, quanto di meglio è stato concepito per una
re ex digitale. Il sensore è un CMOS da 36.3 Megapixel, conversione a 14 bit ed elevato rapporto segnale/
disturbo, ampia gamma dinamica e sensibilità da 100 a 6400 ISO di default, con possibilità di ampliare la
gamma da 50 a 25.000.
Molto di ciò che ritroviamo sulla D800 è stato implementato sull’ammiraglia Nikon D4, il cui annuncio è stato
fatto qualche settimana fa. La Nikon D800 è capace di soddisfare la maggior parte delle esigenze professionali,
monta il processore Expeed 3 ed è anche proposta in una versione siglata 800E, nella quale è stato eliminato
il ltro anti-aliasing e ottimizzato tutto il sistema alla luce di questa modi ca. Ciò ha permesso di ottenete le
d’immagine con microcostrasto e nitidezza elevatissimi. Si tratta di un apparecchio per usi speci ci indirizzato,
ad esempio, ai fotogra di still life, di paesaggio e simili.
Importante ciò che riguarda la modalità video, tendenza oramai a ermata su tutte le nuove fotocamere, che
vedono sempre più con uire foto e video in un solo apparecchio. La D800 conferma in pieno questa tendenza
e mette sul piatto una parte video di tutto rispetto. La qualità è Full HD 1080p con scelta di cadenze di ripresa
30, 25, 24 fotogrammi al secondo con possibilità, passando in HD a 720p, di cadenze 60, 50, 25 fotogrammi
per secondo. Per la prima volta è anche possibile riprendere in Full HD sia nel formato pieno, sia nel formato
inferiore denominato DX, praticamente un APS-C. La D800 ha una presa per microfono esterno, una presa
cu e e la presa HDMI per trasferire, senza compressione, i le video a un registratore o direttamente su uno
schermo. C’è pure la registrazione audio HiFi.
Un apparecchio che certo soddisferà gli “appetiti” dei fotogra più esigenti, e che apre le porte al nuovo
pubblico che usa le re ex per produrre a 360 gradi: foto e video.
Ritorno al futuro
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Olympus presenta la nuova serie OM-D: formato micro 4/3,
elettronica d’avanguardia, mirino elettronico, ottiche intercambiabili.
Una fotocamera senza specchio re ex, ma ad ottiche intercambiabili: una
New System Camera, il cui aspetto ricorda quello della analogica OM-4.
A prima vista è una macchina che piace, il design è quello di una vera
fotocamera e all’interno troviamo il meglio della tecnologia attuale. Il
corpo macchina è in lega di Magnesio, tropicalizzato, a prova di polvere
e acqua. Pure gli accessori del sistema, dalle ottiche all’impugnatura,
ai ash, sono tropicalizzati, con guarnizioni che proteggono
adeguatamente ogni parte.
Ciò che salta agli occhi immediatamente è la presenza del mirino, un
mirino elettronico di qualità, che consente di inquadrare il soggetto
portando l’apparecchio all’occhio. La decisione di dotare l’apparecchio
della sigla e dell’aspetto della serie OM con l’aggiunta della lettera D,
che sta per digitale, fa immaginare una scelta strategica importante
per Olympus, con l’adozione di soluzioni di alta tecnologia che hanno
sempre contraddistinto gli apparecchi della Casa giapponese. Non
dimentichiamo che la prima lettura esposimetrica TTL sulla pellicola fu
brevetto Olympus.
L’accoppiata vincente della OM-D è il sensore Live MOS da 16.1 Mega e il
processore TruePic VI. Sono loro a sovraintendere a tutti i funzionamenti e
a permettere prestazioni di alto livello. A questo si aggiunge l’innovativo
sistema di stabilizzazione che opera su cinque assi, e corregge pertanto
qualsiasi movimento. La OM-D non poteva trascurare la parte video,
oramai funzione imprescindibile nelle moderne fotocamere. Può
riprendere video di qualità in Full HD in formato .mov (Mpeg-4 AVC/
H.264) e AVI.
Tra le altre caratteristiche, l’otturatore veloce con capacità no a 9
fotogrammi al secondo, l’autofocus in grado di scattare no a 4.2 fps, il
display posteriore Oled da 3 pollici inclinabile verso l’alto e il basso.
Una fotocamera, la OM-D, che apre la strada a una nuova gamma e che,
siamo certi, non nirà di stupirci.
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Gli anni pari, per gli addetti ai lavori del settore fotogra co, sono
ormai da decenni gli anni della Photokina, la più importante manifestazione
dedicata all’immagine, in tutte le sue sfaccettature che si svolge ogni due
anni. Le date sono comunicate già durante l’edizione precedente: 18-23
settembre per quest’anno. Precisione tedesca e organizzazione sempre
all’altezza delle aspettative nella nuova area eristica di Colonia che da due
edizioni accoglie espositori e pubblico nella maniera migliore.
Già in queste prime settimane dell’anno, le più importanti aziende del
settore hanno annunciato la loro presenza, con largo anticipo. L’attesa è per
circa 1.200 realtà provenienti da oltre 40 paesi, con più di 180.000 visitatori
da oltre 160 paesi. Numeri importanti che sottolineano quanto Photokina
sia un importante appuntamento, non tanto per conoscere le novità, un
compito che è e sarà sempre più a dato a Internet e ai socal network, ma per
“annusare” di persona lo stato dell’arte della fotogra a e del mercato ad esso
associato. E per toccare con mano i molti prodotti di cui si è letto nel web.
Questa Photokina decreterà, ne siamo certi, anche l’avvenuta trasformazione
delle fotocamere che oggi producono non solo fotogra e, ma anche video.
Gli organizzatori stanno pensando di allestire spazi speci ci dedicati a
questo, con eventi dedicati in modo da “solleticare” l’attenzione del pubblico
su questa importante novità. L’attenzione sarà anche puntata sull’imaging
mobile, cioè sull’uso fotogra co di telefonini e smartphone, sempre più
di usi e versatili sul fronte dell’immagine.
Novità anche per le mostre, pure quest’anno numerose, come sempre,
e alloggiate, in parte, in un nuovo spazio. Nel “Boulevard dei concorsi”
saranno allestite le immagini che provengono da vari concorsi
internazionali. Ma saranno sparse anche in altri luoghi, per coinvolgere
maggiormente tutti i visitatori.
Photokina 2012
, un appuntamento
da non perdere