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Olimpiadi di Barcellona nel 1992. Fotografavo i tuffi dalla piattaforma dei
10 metri con il 400 mm f2,8; quando notai che un tuffatore nella prima
fase della sua prova sembrava sedersi sulla guglia più alta della Sagrada
Familia situata in lontananza. Un effetto di un’ironia devastante. Imme-
diatamente cambiai postazione e montai uno zoom 80/200 per allargare
il campo e inquadrare il tuffatore nel contesto della città. Per altre fo-
tografie, come ad esempio quella di Molmenti che va a conquistare l’oro
per la canoa, ho deciso quasi in tempo reale di sovraesporre e utilizzare la
funzione multi esposizione della 1Dx. Nelle gare di Bmx a Londra 2012, le
biciclette in volo mi ricordavano ET, il film fantascientifico di Spielberg, e ho
provato a rendere quel volo in fotografia. O ancora l’ombra che gioca a ten-
nis, frutto di una ricerca durata due giorni in cui ho aspettato le condizioni di
luce ottimali e l’angolazione corretta.
Le tue opere sono conservate in decine di
musei nel mondo. Quali sono quelle che ti
rappresentano al meglio?
Tutto il mio lavoro si basa sulla ricerca. Le più significative sono le “Bol-
le”, le “Foto-grafie” Cromodinamiche, le Mani e i Dynamic Portraits. Rap-
presentano tutte una commistione di ricerche sulla forma, de- forma,
colore, dinamismo, flusso di energia. Riguardo alle Bolle, quando iniziai
molti anni fa, stavo indagando sul rapporto tra il corpo del nuotatore e
il liquido in cui era immerso e alle possibilità di ottenere fotografie de-
formate dovute all’interazione e alla turbolenza creata dal corpo avvolto
dall’acqua, millisecondi prima di emergere o durante l’emersione. Con le
Cromodinamiche, ho dato ampio spazio alla creatività evolvendo la tecnica
del mosso attraverso una ricerca iniziata negli anni Settanta per tradur-
re in immagini il dinamismo dei movimenti. Le Foto-grafie e le Cromo-
dinamiche rappresentano un l’essenza pittorica, la capacità di usare la
macchina fotografica come strumento per ottenere risultati artistici più
vicini alla pittura che alla fotografia. Strumenti d’indagine per capire la
compressione o dilatazione del tempo e dello spazio tramite il movimen-
to del soggetto. Le Mani, armonizzate al corpo o allo spazio circostante e
decontestualizzate: sono fotografie di reportage, ma anche foto-grafie,
giochi di forme, linee, colore, dove l’occhio del fotografo riesce a “cattu-
rare un’azione spontanea” attraverso un linguaggio semiotico autonomo.
Per quanto concerne i dynamic portraits (ritratti dinamici), termine da
me coniato quasi 30 anni fa, si può notare che variando l’ampiezza e la
velocità della zoomata, la potenza del flash o aggiungendo un altro flash
con gelatina colorata, posto lateralmente al soggetto, sincronizzando
il lampo sulla prima o seconda tendina, si ottengono risultati interes-
santi. Dopo molta pratica si arriva ad esiti predeterminabili nell’80% dei
casi. Vale la regola del “fare e rifare” per affinare sempre più la tecnica.
Hai cominciato le sperimentazioni con la fo-
tografia analogica. Con il digitale cosa è
cambiato nella tua espressività creativa?
MASSIMO LOVATI COME TI DIPINGO UNA FOTO
Capacità reattiva e creatività. Alle Olimpiadi di Londra 2012
il canonico colpo vincente di Molfetta nel Taekwondo
e una visione dinamica del calcio in multiesposizione.
Nella foto grande, un esempio concreto di cromodinamica, dove
la sponsorizzazione delle sigarette sulle moto ha ispirato
Lovati a riportare le volute di fumo in un mosso creativo che
ricorda una tela arricchita da pennellate di colore
SCHEDA TECNICA
CORREDO CANON
Obiettivi Canon
15 mm f 2,8
16/35 mm f 2,8
24/70 mm f 2,8
70/200 mm f 2,8
300 mm f 2,8
400 mm f 2,8
600 mm f 4 ,
extender 1,4 x e
2 x
Corpi Canon EOS-
1DX Canon EOS 5D
MarkIII, Canon
EOS 1D Mark IV
Flash speedlite
600, n° 2
Speedlite 580 EX
II
Sistema
portatile con 2
torce da 400Ws
e ring flash,
vari pannelli
riflettenti,
softbox vari,
ombrelli vari
Canon G12, G1X
con relative
scafandrature,
scafandratura
per 5D MKIII,
monopiedi
Manfrotto
e Gitzo,
treppiedi Gitzo,
morsetteria
varia, stativi e
braccetti vari
radio comandi
