Il calcio è tra gli sport più seguiti nel mondo. E anche tra
i più fotografati. Lo Studio dei fratelli Buzzi ci regala da
25 anni le azioni e le emozioni del Milan. E i loro segreti
di Diego Papagna
28
IMMAGINI DA GOAL
GIANNI E MARCO BUZZI
Lo studio Buzzi, formato dai due fratelli Gianni e Marco, si occupa
da ormai 25 anni di realizzare immagini per la società AC Milan.
Una lunga collaborazione durante la quale, ai successi della squa-
dra, sono corrisposte soddisfazioni professionali in una proficua e
longeo sodalizio. Chi pensa che la fotografia di calcio sia solo rivolta
all’evento sportivo si sbaglia, si realizzano immagini posate, campa-
gne pubblicitarie e altre dedicate agli sponsor creando sempre nuo-
vi stimoli e sfide per i fotografi. Insieme a Gianni Buzzi analizziamo
qualieimpegno e tecnica sono necessari.
Che tipo di attrezzatura usate?
Io uso Nikon, mentre mio fratello usa Canon, la fotografia sportiva
richiede l’uso di tele obiettivi: i più utilizzati sono 300mm e 400mm.
I nostri collaboratori usano Nikon e Canon, uno anche Olympus.
Usiamo anche il 70-200mm x le azioni ravvicinate e capita di usare
anche il 35mm se per esempio un giocatore ti salta sopra il tabello-
ne, senza non potresti riprenderlo. Molto importante è avere in men-
te cosa fare, cosa cercare quando si riprende e che tipo di immagini
si vuole realizzare. La ricerca di foto più spettacolari senza limitarsi
a seguire il singolo giocatore e fotografarlo
come una figurina ci ha dato molta visibilità.
La fotografia sportiva, del calcio in partico-
lare, era vista solo come cronaca, con le foto
dei gol e dei momenti importanti, mentre
noi cercavamo di dare qualcosa in più tra-
smettendo le sensazioni, il gesto atletico e
le espressioni.
Com’è il vostro metodo di
lavoro durante una partita?
Ormai è fondamentale trasmettere quasi in
contemporanea all’evento, il sito del Milan
necessita di averle quasi in tempo reale.
La scelta delle immagini avviene con una
prima scrematura in camera ma preferiamo
guardarle sul computer perché il monitor
delle reflex non è sempre preciso e quindi
le scelgo con Bridge. La post produzione
è quasi inesistente, giusto un taglio per il
formato del sito, nel nostro caso come per
quasi tutti i siti, in orizzontale.
Ora a San Siro come in altri stadi c’è il wi-
fi, ma abbiamo sempre per prudenza delle
chiavette per la connessione. In qualche
stadio abbiamo avuto infatti qualche proble-
ma con la rete, è capitato anche ad altri col-
leghi. Durante le partite di cartello, quando
c’è molta gente con i telefonini, la rete ri-
sulta intasata.
Solitamente le prime immagini si mandano
dopo i primi minuti di partita, poi la seconda
parte a fine primo tempo per poi inviare il
resto al termine della partita.
Consigli tecnici?
Quello che posso dire è di aver ben chiaro in
testa cosa si vuole fare.
Non farsi prendere dall’evento ma sapere
che tipo di immagine si cerca e di conse-