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Il fotografo naturalista Marco Urso per i suoi reportage in giro
per il mondo si affida alla gamma di focali Canon che utilizza a
seconda del soggetto da fotografare e delle condizioni climatiche
Di quali teleobiettivi disponi?
Come fotografo naturalista il mio corredo è Canon. La gamma di fo-
cali di cui dispongo consiste nel 300 2,8, il 400 2,8, il 500 4,0, tutti serie
II, l’800 mm e recentemente si è aggiunto il 200-400 F. 4,0 con 1,4X.
Come ti trovi?
La qualità ottica assicurata da questi obiettivi è eccellente e così
quella costruttiva. I miei viaggi mi portano a diversi tipi di latitudini
e climi e costringo le mie ottiche a subire il caldo torrido, il clima
polveroso, quello umido e l’estremo freddo artico. I limiti dettati dal-
le compagnie aeree e dal peso da trasportare sul campo mi impon-
gono una scelta e un compromesso prima della partenza: quella di
portare una sola ottica lunga. Ecco che allora il discorso tocca la ti-
pologia della situazione che incontrerò, il punto di ripresa in termini
TELEOBIETTIVI CANON
di distanza, il tipo di sfondo, la possibilità o
meno di usufruire di un treppiede, la distan-
za della postazione a piedi da raggiungere.
In che situazioni li usi?
In Africa, dal veicolo la scelta può cadere su
focali tra il 300 e il 500 mm, secondo il tipo
di parco. Per l’avifauna più grande sul 300
e 400 mm, per gli orsi preferisco la duttilità
del 200-400 che mi permette di seguire la
scena ed evitare di trovarmi troppo stret-
to non potendo variare il punto di ripresa.
L’800mm lo uso per l’avifauna più piccola e
per i cuccioli di orsi polari, non potendo, per
di Diego Papagna
PROVATA PER VOI
