Foto-Notiziario Novembre 2014 - page 67

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ickolas Muray è un manierista. Fu uno dei primi fotografi a buttarsi
sulla fotografia a colore e sembra che invece della macchina
fotografica impugni un pennello, pronto a dipingere il giudizio universale.
Le sue fotografie sono pittura su pellicola e regalano la sensazione calda
di un ritorno al passato, fra i grandi personaggi, le dive e gli scrittori di
un’epoca. E c’è anche Frida Kahlo naturalmente.
Muray nasce in Ungheria nel 1893 in una comunità ebraica, ma infastidito
dall’antisemitismo che iniziava ad aleggiare nell’aria decide di partire
per l’America, armato di venticinque dollari e un dizionario di esperanto.
Era un ribelle e un seduttore ma soprattutto aveva la voglia di diventare
qualcuno. Trova lavoro in una stamperia a colori di Brooklyn, ma appena
possibile si butta e apre uno studio di ritratti al Greenwich Village.
Passa solo un anno che il suo stile viene adocchiato da Harper’s Bazaar
che gli commissiona un sevizio a Florence
Reed che recitava in un musical a Broadway.
Il suo stile in puro “soft focus” diventa un
marchio di fabbrica, e in quello studio dove
prima teneva le luci spente per risparmiare
centesimi, ora organizza feste con ospiti del
calibro di Langston Hughes, Eugene O’Neill,
Martha Graham e Jean Cocteau, facendosi
allegramente beffa del proibizionismo.
Nel 1931 raggiunge un record: la prima foto
a colori a essere pubblicata su un giornale
a elevata tiratura, si tratta di una pubblicità
sul “Ladies’ Home Journal”. Dopo questa
Douglas Fairbanks Jr. e Joan Crawford, 1929
Stampa in gelatina d’argento, cm 27 x 34.4
George Eastman House
New York, USA
1...,57,58,59,60,61,62,63,64,65,66 68,69,70,71,72,73,74,75,76,77,...80
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