Foto-Notiziario Maggio 2014 - page 68

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UN PASSO NELLA STORIA
di Edoardo Sansonne
QUANDO LA FOTOGRAFIA
È UNA QUESTIONE GENETICA
L’amore per la fotografia scorre nelle vene della famiglia
Mulas, una passione cominciata con Ugo che ha contagiato la
sorella e la moglie Nini e che oggi prosegue con la figlia
Q
uando il “gene” della fotografia si
manifesta, non si può andare dal medico,
dallo psicanalista o dal medium per levarsi
di torno quell’impulso, quella necessità
quasi morbosa di documentare, archiviare e
raccontare il visibile e l’invisibile.
Il caso della famiglia Mulas è esemplare,
il contagio della patologia fotografica da
fratello a sorella alla moglie, Nini, fino
alla figlia di Ugo Mulas. Ma cominciamo
per gradi. Ugo nasce il 28 agosto 1928 a
Pozzolengo, nel Bresciano. Si iscrive alla
facoltà di Giurisprudenza, ma lascia gli studi
prima di laurearsi. Trasferitosi a Milano si
avvicina all’ambiente creativo per eccellenza
all’Accademia di Brera, entrando in contatto
con artisti e intellettuali al “Jamaica”, storico
bar appena fuori dalle mura dell’Accademia.
Folgorato da questo vulcano di attività
artistica e intellettuale Ugo Mulas si avvicina
Autoritratto con Nini
Ho voluto tornare sul tema dell’autoritratto, del
volto del fotografo cancellato o impreciso. Qui, su
uno stesso fotogramma, Nini ed io siamo insieme: Nini
è a fuoco, io sono sfocato. È a fuoco perché ero io a
fotografarla, la vedevo così e così volevo vederla,
perché voglio sempre vedere col massimo di chiarezza
quello che mi sta davanti, e fotografare è vedere
e voler vedere, prima di tutto
Ugo Mulas
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