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a vedere la fotografia non fine a se stessa ma
inserita all’interno di un progetto. Da poco più
di un anno ho deciso di mettermi in gioco, ho
aperto uno studio di comunicazione a Rovato,
in Franciacorta. Visto la zona in cui vivo mi sono
avvicinato al mondo dei vini e mi piace molto.
Il mondo del vino mi affascina, sono sempre
circondato dal buono e dal bello e sta a me
riuscire a descrivere e ad accentuare questa
bellezza. Oltre agli still life fotografo molti am-
bienti, in questo caso cantine. Attraverso le mie
immagini cerco di creare un’atmosfera magica
e accattivante che riesca a stupire visivamente
in modo da rendere le mie immagini uniche.
Di che tipo di attrezzatura ti
avvali?
Gli scatti nelle cantine richiedono tempi lunghi
di esecuzione (circa 30 minuti a scatto) e di post
produzione, quindi non c’è nulla di improvvi-
sato ma un complesso percorso per ottenere
l’immagine finale che avevo pensato prima di
scattare.Nella maggior parte dei casi utilizzo
obiettivi grandangolari, e la tecnica di sovrapposizione delle immagini,
in modo da poter avere l’esposizione corretta sia per le luci che per le
ombre. Per gli still life, prediligo ottiche macro e luci flash che mi per-
mettono di creare la giusta atmosfera alle immagini in studio.
Quali sono le maggiori difficoltà?
Per me non esiste uno standard di riferimento, ma tendo a cambiare a
seconda della situazione. Nelle cantine cerco di utilizzare il buio a mio
vantaggio scattando con la macchina su cavalletto per realizzare lunghe
esposizioni, la cosa più importante è prestare attenzione all’inquadratu-
ra e alla ricerca dell’atmosfera giusta.
Le difficoltà principali che si trovano nello still life stanno soprattutto
nella composizione e nella ricerca della luce che si ha pensato per quel-
lo scatto. Quindi meticolosi preparativi prima di passare alla fase di scat-
to, che bisogna sempre avere in mente prima, in modo da valorizzare
l’oggetto secondo il proprio gusto.
Data la tua giovane età, come valuti la tua
avventura finora?
Sono all’inizio di un percorso e ho ancora tanto da imparare, ma dopo
un anno dall’apertura della mia attività posso dire che è stata davvero
la scelta migliore che potessi fare. Sono felice, il fotografo è il lavoro più
bello del mondo.