Foto-Notiziario Novembre 2014 - page 31

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La storia dell’arte ci insegna che i canoni estetici
sono mutevoli. Il punto è che questi non fanno
che ritornare ciclicamente, quindi in un cer-
to senso è legittimo parlare di bellezza eterna.
Egon Schiele, pittore della secessione vienne-
se, disse che “L’Arte non può essere moderna,
l’Arte appartiene all’eternità”. La bellezza che
deriva da un’opera può dunque attraversare i
secoli rimanendo intatta, ma allo stesso tempo
può essere fresca di nascita e stupire allo stesso
modo. L’arte e la bellezza non hanno tempo.
Come gestisci la relazione fra
il lavoro su commissione e
quello artistico?
Anche il lavoro su commissione è lavoro artisti-
co. Di solito riesco a ottenere sempre la piena
fiducia dei clienti, i quali si lasciano trasportare
dalla mia visione lasciandomi molta libertà d’a-
gire. L’unica differenza è che un lavoro su com-
missione deve vendere. Il prodotto diventa fon-
damentale e il fine ultimo è quello di metterlo
in “vetrina” nel miglior modo possibile. Tutto il
resto, modella compresa, diventa un mezzo per
raggiungere il risultato.
Cosa ricerchi nelle
tue fotografie? Cosa è
indispensabile e cosa
superfluo?
E’ indispensabile che le mie fotografie “non si
stanchino”. Per un periodo ho frequentato l’a-
telier dello scultore e carissimo amico Darin
Lazarov. Mi ha aiutato a pensare alle immagi-
ni come se fossero sculture. Proprio come una
scultura, anche la fotografia deve avere delle
basi di appoggio per far sì che non si stanchi. La
stessa cosa avviene per chi la osserva: se hai re-
alizzato una buona immagine, potrai guardarla
ore, giornate, mesi o interi anni senza stancarti
nemmeno per un minuto. Nelle fotografie ricer-
co l’equilibrio assoluto: quel mix di volumi, pesi,
luci, cromie e sguardi che trasformano la realtà
in una scultura bidimensionale.
Make up & hair: Marta Vetere
Model: Laura Sorensen
(@Monster Management)
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