 
          23
        
        
          La storia dell’arte ci insegna che i canoni estetici
        
        
          sono mutevoli. Il punto è che questi non fanno
        
        
          che ritornare ciclicamente, quindi in un cer-
        
        
          to senso è legittimo parlare di bellezza eterna.
        
        
          Egon Schiele, pittore della secessione vienne-
        
        
          se, disse che “L’Arte non può essere moderna,
        
        
          l’Arte appartiene all’eternità”. La bellezza che
        
        
          deriva da un’opera può dunque attraversare i
        
        
          secoli rimanendo intatta, ma allo stesso tempo
        
        
          può essere fresca di nascita e stupire allo stesso
        
        
          modo. L’arte e la bellezza non hanno tempo.
        
        
          Come gestisci la relazione fra
        
        
          il lavoro su commissione e
        
        
          quello artistico?
        
        
          Anche il lavoro su commissione è lavoro artisti-
        
        
          co. Di solito riesco a ottenere sempre la piena
        
        
          fiducia dei clienti, i quali si lasciano trasportare
        
        
          dalla mia visione lasciandomi molta libertà d’a-
        
        
          gire. L’unica differenza è che un lavoro su com-
        
        
          missione deve vendere. Il prodotto diventa fon-
        
        
          damentale e il fine ultimo è quello di metterlo
        
        
          in “vetrina” nel miglior modo possibile. Tutto il
        
        
          resto, modella compresa, diventa un mezzo per
        
        
          raggiungere il risultato.
        
        
          Cosa ricerchi nelle
        
        
          tue fotografie? Cosa è
        
        
          indispensabile e cosa
        
        
          superfluo?
        
        
          E’ indispensabile che le mie fotografie “non si
        
        
          stanchino”. Per un periodo ho frequentato l’a-
        
        
          telier dello scultore e carissimo amico Darin
        
        
          Lazarov. Mi ha aiutato a pensare alle immagi-
        
        
          ni come se fossero sculture. Proprio come una
        
        
          scultura, anche la fotografia deve avere delle
        
        
          basi di appoggio per far sì che non si stanchi. La
        
        
          stessa cosa avviene per chi la osserva: se hai re-
        
        
          alizzato una buona immagine, potrai guardarla
        
        
          ore, giornate, mesi o interi anni senza stancarti
        
        
          nemmeno per un minuto. Nelle fotografie ricer-
        
        
          co l’equilibrio assoluto: quel mix di volumi, pesi,
        
        
          luci, cromie e sguardi che trasformano la realtà
        
        
          in una scultura bidimensionale.
        
        
          Make up & hair: Marta Vetere
        
        
          Model: Laura Sorensen
        
        
          (@Monster Management)