Foto-Notiziario Novembre 2014 - page 34

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DICHIARAZIONE
DI PERSONALITÀ
Design ultra sottile e profilo in metallo racchiudono il meglio della
tecnologia Galaxy: fotocamera avanzata, display HD Super AMOLED e
processore Octa Core.Con
GalaxyAlpha
, l’innovazioneè inognidettaglio,
lo stile in ogni particolare.
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Chi è il tuo
personaggio?
Ho lavorato sul mood
“sportivo”, associato
al colore blu. Il mio
personaggio doveva
essere un uomo tra
i 25 e 35 anni, dai
tratti decisi, ma che
rappresentasse an-
che in qualche modo
un lato più divertito
dello sport. Adam,
il modello con cui
ho lavorato, è anche
uno sportivo (pratica
rugby) quindi è stato
facile per lui imme-
desimarsi nella parte.
Tant’è che durante
lo shooting ha corso,
saltato… è stato come
un allenamento per
lui. E più andavamo
avanti e meno era
stanco. Da vero spor-
tivo. Probabilmente a
fine giornata ero più
stremato io.
Cosa dovevi
comunicare?
L’intento era comuni-
care una dichiarazio-
ne di personalità (non
a caso era anche lo
slogan con cui è stato
lanciato il telefono),
quindi rappresen-
tare una tipologia
di persona con un
carattere ben definito
e preciso, da associa-
re a ognuno dei colori
GIUSEPPE
BIANCOFIORE
del telefono.
Cosa volevi
che rappre-
sentasse?
Volevo ottene-
re un’immagine
sicuramente adatta
a una campagna
pubblicitaria, ma
che si avvicinasse
anche molto allo stile
quotidiano. Lo scatto
finale potrebbe rap-
presentare qualsiasi
ragazzo alla fine di
un allenamento, o
durante una pausa,
mentre usa il telefono
per controllare chia-
mate perse, o l’sms di
un amico, o l’agenda
degli impegni, oppure
mentre si connette
ai social network
per vedere cosa è
accaduto intorno a lui
mentre era impegna-
to nello sport.
Quanto c’è del
tuo stile?
Innanzitutto c’è l’idea
creativa, come ci è
stato richiesto per
questa campagna.
Ma in verità è difficile
dire quanto del mio
stile c’è, poiché per
me era un’esperienza
praticamente nuova.
Inoltre quando si la-
vora per la pubblicità
si devono seguire in-
dicazioni precise, che
spesso descrivono
nel dettaglio lo scatto
finale: posizione del
soggetto, outfit, po-
sizione del telefono.
Alla fine difficilmente
si riesce a mettere
nello scatto il proprio
stile. Probabilmente
ciò che c’è veramente
di mio sono le luci:
ho cercato di ricreare
una luce che non
fosse banale, ma si
avvicinasse come
atmosfera a quella
che si può scorgere
mentre si corre du-
rante la sera, quando
la luce del lampione
di un parco colpisce
chi fa jogging, o si-
mile ai fari di un’auto
mentre si corre lungo
la strada. O anche
una porta che si apre
in uno spogliatoio
semibuio. Questo de-
riva dallo studio sulla
luce naturale che ti
impone un certo tipo
di fotografia molto
lontano dalla foto-
grafia pubblicitaria,
come il reportage o la
ricerca sul paesaggio
Cosa pensi del
progetto gio-
vani Afip?
Penso che sia una
grande occasione per
i giovani. Quando si
vuole iniziare a lavo-
rare con la fotografia
bisogna sempre
confrontarsi e avere
qualcuno che ti indi-
rizzi sulla tua strada.
L’Afip vuole fare pro-
prio questo, facendo
sì che i giovani che si
vogliono affacciare al
lavoro realizzino un
portoflio di valore e
soprattutto spendibile
sul mercato, senza
disdegnare però uno
stile, una ricerca
fotografica che sia
propria. Per questo,
sia nella moda che
nel reportage, l’Afip è
affiancata da chi nel
mondo della foto-
grafia lavora da anni,
come può essere il
GRIN, con cui abbia-
mo organizzato delle
interessanti sessioni
di lettura portfolio,
o fotografi. Cui si
aggiungono direttori
di magazine, stilisti
che ci affiancano per
la moda. E un luogo
di crescita e anche un
laboratorio creativo
che sta dando ottimi
frutti, come questa
campagna.
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