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ca, ne scaturisce un’alchimia unica, una vera esperienza sensoriale. Lo
Chef Claudio Colombo Severini crea piatti unici, gustosi e salutari, pen-
sati per ottenere la risposta glicemica ideale per raggiungere il benes-
sere, ma soprattutto per raggiungerlo con gusto, soddisfacendo a un
tempo il nostro corpo e la nostra mente”, afferma la nutrizionista coau-
trice di “La Zona Mediterranea”, il nuovo libro scritto dal biochimico
americano edito da Sperling&Kupfer e in uscita contemporanea in Ita-
lia, negli Stati Uniti, in Inghilterra e Spagna. La presentazione del libro
nella magnifica cornice dell’Hotel Principe di Savoia di Milano è stata
l’occasione per una tavola rotonda organizzata da EnerZona dal titolo
“Oltre la dieta mediterranea”. Moderata dalla giornalista Paola Mauge-
ri, molto preparata sull’argomento, all’incontro hanno partecipato oltre
all’ideatore della dieta Zona, alla sua coautrice e allo chef, due esperti
del settore come il ricercatore “antiaging”
Giovanni Scapagnini ed Enrico Arcelli, Profes-
sore associato al Dipartimento di Scienze del-
lo Sport, Nutrizione e Salute dell’Università di
Milano, il celebre “Professor Corsa” che ha
spiegato e dimostrato
come sia fondamenta-
le una corretta alimentazione per chi pratica
attività sportive citando come esempi Valen-
tina Vezzali e Alex Zanardi. Sport ma non
solo, la dieta a Zona si rivolge a tutti,
a tutti
coloro che vogliono stare bene. “La Zona si
può sposare molto bene alla dieta mediterra-
nea, a patto che sia quella vera, a base di pe-
sce e alimenti ricchi di preziosi polifenoli”, ha
spiegato Barry Sears. La sua Zona riparte in-
fatti dalla dieta Mediterranea, quella originale
studiata in Cilento e nell’isola di Creta negli
anni ‘50 da Ancel Keys, quella a base di pesce
alimenti ricchi di polifenoli come la verdura, la
frutta, l’olio extra vergine e il vino rosso e che
raggiunge un elevato livello di qualità, di bi-
lanciamento e di equilibrio, alla base della
strategia per la salute, il dimagrimento e per
garantire anche una lunga e sana vita. Sears
ideò la sua celebre dieta quando perse il pa-
dre, un famoso giocatore di basket, che morì a
solo 53 anni per una malattia cardiovascolare.
Da questo triste episodio ha iniziato la sua ri-
cerca che l’ha portato a capire come abitudini
alimentari scorrette possano essere la causa
di molti disturbi e malattie. Ecco come è arri-
vato a mettere a punto una
strategia alimen-
tare bilanciata, anti infiammatoria e ipocalo-
rica che permette di rimanere in forma
mangiando tutti gli alimenti nella giusta
quantità, senza rinunciare a nulla di partico-
lare, scegliendo la qualità delle calorie dalle
cosiddette fonti privilegiate.
Il cibo diventa
un alleato, grazie ad un’appropriata associa-
zione di carboidrati, proteine e grassi: nei tre
pasti principali e in almeno due spuntini il
40% delle calorie provengono da carboidrati, il
30% da proteine e il 30% dai grassi. “Mi sono
reso conto di avere gli stessi geni e mi sono
dato da fare. La mia non è una dieta è una te-
rapia genetica. È in corso una modifica della
specie umana a causa del cibo che stiamo
mangiando. Basta pensare all’espansione del
diabete se vogliamo, possiamo intervenire. Il
primo passo è scegliere alimenti sani, soste-
nibili che ci aiutino a vivere meglio e più a lun-
IN FORMA