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di Monica Papagna
FOTOFINISH
Le due ruote e la fotografia sono le grandi passioni
di Angelo Ferillo. Fotografo a tempo pieno. Qui ci racconta le
alleycat, le gare di biciclette a scatto fisso
A
ppassionato di ciclismo e di fotografia è riuscito a unire le sue due
passioni e farne un lavoro. L’abbiamo intervistato per saperne di
più sulle alleycat, le gare di biciclette a scatto fisso, e sul suo lavoro.
Come hai iniziato il tuo percorso
fotografico?
Ho iniziato per caso, a 17 anni mio padre mi regalò una macchina fo-
tografica Polaroid, ma non fu subito un colpo di fulmine. Iniziai piano
piano a utilizzarla e scoprii che mi piaceva l’immagine e che mi inte-
ressava molto approfondire. Intanto ho studiato ingegneria e paralle-
lamente ho iniziato un percorso fotografico amatoriale che presto si è
rivelato essere la mia strada. La laurea in ingegneria è stata messa da
parte per inseguire la fotografia.
Come mai ti sei avvicinato alla fotografia
sportiva e soprattutto alle biciclette?
Mio padre è un appassionato di ciclismo e mi ha trasmesso questa
passione. Io uso la bici solo in città, non sono un atleta, ma mi piace
molto questo sport che prima seguivo da spettatore e che ora seguo
anche da fotografo. Fotograficamente mi ci sono avvicinato iniziando
a frequentare una squadra ciclistica amatoriale milanese che segue
le classica (Giro delle Fiandre, Liegi Bastogne Liegi, Parigi Roubaix)
e i grandi tour (Giro d’Italia e Tour de France) nelle sezioni amatoriali,
realizzate ad hoc per questo genere di atleti.
Mi sembra di capire che prediligi il
paesaggio urbano nelle tue immagini, sei
legato alla città?
La città è il mio ambiente, il paesaggio urbano
ovviamente è quello che preferisco. Mi piace
l’agonismo, ma mi piace anche la parte este-
tica. Il percorso degli atleti deve essere in sin-
tonia con il mio percorso fotografico e la città
fa parte di questo percorso.
Come ti sei appassionato
alle bici a scatto fisso?
La bici a scatto fisso è una bici da velodromo che
invece viene utilizzata per scopi urbani. In Italia è
arrivata circa 5-6 anni fa, ma il fenomeno nasce
in America negli anni ‘80. Erano le biciclette che
utilizzavano i pony express per spostarsi in città.
È una bici molto leggera e minimale, semplice
da trasportare e quindi ha subito conquistato
prima i lavoratori e poi tutti gli altri. Come pote-
vo non appassionarmi?
Ci sono delle competizioni
dedicate a queste
biciclette?
Sì, si chiamano alleycat e sono una specie di
caccia al tesoro in città. Si parte senza cono-
scere il percorso che si andrà a seguire e gli in-
dizi vengono svelati durante la gara. Già diver-
se città in Italia hanno organizzato queste gare.
Sono una sorta di invasione della città con le