Foto-Notiziario Giugno 2014 - page 49

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rima atleta, poi tecnico sportivo e infine fotografo. Perché per
trovare la propria passione a volte bisogna passare attraverso
altre passioni, diverse, ma tutte importanti. La storia di Antonio
Costantini una storia d’amore per lo sport.
L’abbiamo intervistato per farci raccontare qualcosa sulla sua vita,
sulla fotografia sportiva e, ovviamente, sul tennis.
Come sei diventato un fotografo sportivo?
Il mio percorso è iniziato per gioco. Io sono un diplomato ISEF e ho
iniziato a fotografare per necessità, per documentare l’attività che
facevo durante le gare, da atleta e da tecnico. Sono uno sportivo a
360°, ho sempre amato lo sport, sia praticarlo che guardarlo, vengo
dall’atletica e dalla vela. Nel 2002 poi sono approdato alla Federa-
zione Italiana Tennis e mi sono completamente dedicato al tennis.
Quindi non hai seguito nessun percorso
fotografico tradizionale?
Esatto, non ho studiato fotografia, l’unico esame di cinematografia
della mia carriera l’ho fatto all’ISEF. La cosa curiosa è che è stato
proprio il mio primo esame. Forse era destino, comunque è un
argomento che mi ha sempre interessato moltissimo. Per il resto
sono completamente autodidatta.
Com’è il tuo lavoro alla Federazione
Italiana Tennis?
Seguo tutti i tornei della Federazione, quindi, ad esempio, gli In-
ternazionali, i tornei giovanili, gli incontri di Coppa Devis.
Mi occupo poi anche della parte di archivio delle immagini e della
sua gestione. Ad esempio, quando i giornalisti chiedono le imma-
gini, io mi occupo di selezionare quelle che
ritengo più adatte.
Che tipo di attrezzatura
fotografica utilizzi?
Ho sempre utilizzato le reflex Canon e amo
molto l’obiettivo 400mm, che è sicuramen-
te l’ottica che sento più mia. A volte gli in-
contri sono molto difficili da immortalare,
perché spesso ci si trova di fronte a tennisti
che sono dei veri picchiatori e che si scam-
biano bordate pazzesche. Fotografare chi
serve a 250km orari non è proprio sempli-
ce. Si ha davvero bisogno di un’attrezzatura
veloce e affidabile.
Quali sono i tennisti che
preferisci fotografare?
Preferisco le ragazze in realtà! Battute a
parte, oltre al fatto di essere oggettivamen-
te più belle, giocano un tennis un po’ più
umano. A livello femminile devo dire che la
Williams è un’atleta fantastica ed è un pia-
cere fotografarla.
Il tennis maschile, invece, ha ormai dei rit-
mi esagerati, anche se, per esempio, foto-
grafare Federer è come bere un bicchiere
d’acqua, ha una classe incredibile.
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