Foto-Notiziario Giugno 2014 - page 51

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om’e nata la passione per la fotografia?
La mia passione per la fotografia è nata negli anni 70, avevo sedici anni,
con il fratello di un mio amico imparai a stampare le foto in camera oscura.
Ricordo ancora la mia meraviglia nel vedere ciò che avevamo immortalato
poco prima disegnarsi sulla carta dal nulla. In seguito, con il mio primo la-
voro comprai poco alla volta lamia prima attrezzatura fotograficamarchiata
Nikon. Mi pare che la macchina, che acquistai usata, fosse una NIKON F2.
Comprai tutto in blocco, con 2 obbiettivi e un corpo macchina. Che foto ra-
gazzi, avevano una nitidezza e dei colori che tutti quelli che le vedevano con
le diapositive in Kodakchrome si complimentavano con me. Erano gli anni
ottanta e il mio talento fotografico versava solo sui ritratti e primi piani. E’
stato poi come organizzatore e promoter di eventi, e preparatore di giovani
talenti del windsurf, che mi sono avvicinato alla fotografia sportiva. Aven-
do la necessità di promuovere l’attività del team, ho iniziato a fotografare
in particolare i miei ragazzi windsurfisti, sprattutto quelli che praticavano
il Freestyle. Da allora non ho più smesso e ho continuato specializzandomi
in sequenze di scatti durante le manovre in freestyle col windsurf. Per me è
stato più semplice, perché sono un windsurfista e freestyler di buon livello.
Come ti sei avvicinato al windsurf?
Ho iniziato a fare windsurf come tanti altri miei amici negli anni 80, agli albo-
ri di questo sport. Allora era di granmoda ma io me ne innamorai da subito,
il sole, il mare il caldo la spiaggia. D’estate, una volta sposato, con la mia
famiglia sceglievamo sempre località ventose, dove potessi divertirmi con
il mio sport. Quando mio figlio ha cominciato a crescere e ha iniziato a fare
gare, la mia passione si è trasformata in impegno e lavoro. Con il materiale
fotografico che producevo, promuovevo l’attività dei giovani del mio team,
nelle riviste e in Internet. Ancora adesso fotografo giovani talenti freestyler.
Che conoscenze e quali difficoltà s’incontrano
nel fotografare windsurf?
In particolare la fotografia sportiva e il windsurf
ha diverse difficoltà. La luce del mattino e della
sera, la migliore, difficilmente si accordano con
il vento che arriva quando vuole lui. Di norma
il vento migliore (più forte) è sempre nelle ore
centrali della giornata e il sole non è certo nella
posizione migliore. Poi c’è l’acqua, che è sempre
in movimento, riflette continuamente in maniera
diversa. Un fattore di difficoltà molto importante,
è che le manovre sono di tipo altamente acroba-
tico, quindi vanno interpretate e conosciute per
fotografarle con competenza. L’atleta è in mare,
distante dalla spiaggia, e si ha quasi sempre bi-
sogno di uno zoom per fotografarlo. Durante il
foto shooting non è possibile interagire con l’atle-
ta perché è distante, e neanche urlando riesce a
sentirti. L’atleta quando decide di iniziare la ma-
novra non ti avvisa, devi intuirlo, e inoltre la ma-
novra è eseguita a velocità molto alte. Durante le
manovre, la vela che è bella da vedere, con molti
colori lucidi, in materiale plastico, di monofilm
o dacron, spesso con ferzi a specchi, diventa un
problema per l’esposimetro che impazzisce.
L’atleta durante la manovra passa velocemente
dalla posizione frontale a quella dove è coperto
dalla vela e dalla tavola. La velocità di messa a
fuoco deve essere al massimo, simile alla ginna-
stica artistica.
Che tipo di attrezzatura usi?
Le mie camere sono la Canon 7D che uso per lo
sport in genere, e la Canon 5D Mark 2. Ho uno
zoom Canon 70/200 f2,8 che uso moltissimo. Io
dico che è “da guerra” perché l’ho usato in con-
dizioni davvero estreme tra la sabbia, il vento, la
pioggia e la salsedine. Ho un obbiettivo Canon
16-35 2,8 , l’ho usato per fare delle foto ravvici-
nate, stando con i piedi in acqua, situazione mol-
to pericolosa. Con il grandangolo ho fatto anche
delle bellissime foto di kitesurf, dal gommone e
dall’acqua. In questo caso con la Canon 5D e il
16 – 35, aspettando che l’atleta saltasse passan-
do sopra di me, con un’inquadratura dal basso, è
stato possibile fotografare il soggetto compreso
dei cavi e dell’aquilone. Ho un obiettivo Sgma 24-
70 f2.8 che uso solo per foto da esterno.
Qualche consiglio tecnico?
Per fotografare il windsurf freestyle, servono ap-
parecchiature fotografiche di buon livello, come
la Canon 7D, se si desidera fare fotografie di que-
sto tipo si ha bisogno di mettere a fuoco un sog-
getto che arriva velocissimo, cambiando costan-
temente direzione e luce. Uno zoom, visto che la
luce al mare non manca quasi mai, basta anche
di apertura 3,5 o 4,5. La Canon ha uno zoom 100-
400 4,5-5,6 , che è bellissimo e ha un costo ragio-
nevole. Comunque per foto sportive con manovre
particolari, bisogna riconoscere le manovre.
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