PhotoFood - page 29

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I COLORI DEL CIBO
di Davide Grilli
Le foto di questo servizio sono tratte dalla mostra fotografica
Colorfood realizzata dal fotografo israeliano Dan Lev, famoso
per i suoi scatti in cui indaga il legame tra arte e gastronomia,
e co-curata da Ilit Engel. Dopo un anno di shooting fotografici
con gli chef italiani tra Roma e Milano, la mostra è approdata
per la prima volta in Italia per presentarla se non il padiglione
di Israele a Expo 2015. “Colorfood è un progetto che combina
insieme cibo, ispirazione artistica e colore”, ha spiegato il fo-
tografo. “Nasce da un’idea, un desiderio, di creare qualcosa di
diverso partendo dal cibo. È la volontà di andare oltre il posto,
e si connette direttamente con il colore e l’ispirazione artisti-
ca: nessun odore, nessun profumo, solo gli ingredienti con
la loro fisicità, i loro colori, che portano a ispirazione, cibo e
arte”. Il progetto artistico nato da un’idea dello Studio Dan Lev
(Israele) con il Creativity Lab ICPO (Italia / Israele), ha coinvolto
34 chef, 17 israeliani e 17 italiani, tra i più creativi del pano-
rama gastronomico locale e internazionale, da Carlo Cracco a
Davide Oldani, passando per Cristina Bowerman, Heinz Beck,
Enrico Bartolini, Francesco Apreda, Aurora Mazzucchelli, solo
per citarne alcuni. A ognuno di loro è stato chiesto di usare
gli ingredienti più significativi della loro cucina per dare vita
a opere d’arte ispirandosi a un colore e un’immagine. La mo-
stra riflette infatti tutte le fasi della preparazione di un piat-
to, dall’ispirazione alla mise en place. “L’ispirazione viene dal
mondo privato degli chef – ha spiegato Dan Lev -. Può essere
un ricordo, un panorama, un’opera d’arte. Può appartenere
alla vita quotidiana o al contrario provenire dal passato. Può
essere un messaggio legato all’agenda politica così come può
riferirsi alla sfera del sogno e della fantasia. È importante per
me mostrare al pubblico il processo creativo che precede e
accompagna l’opera fino al risultato finale, perché sono i due
estremi del processo creativo”. Per gli shooting Dan Lev si è
avvalso della collaborazione di un team di food stylist per sot-
tolineare al meglio la stretta connessione tra cibo e arte. La
chiave per entrare nel mondo creativo degli chef è dunque il
colore. I colori più scelti sono stati Il bianco (6 chef, 1 italiana
e 5 israeliani) e il giallo (6 chef, 4 italiani e 2 israeliani) sono
i colori più ricorrenti. A seguire il rosso (4 chef, 2 italiani e 2
israeliani). Il verde è stato scelto da 3 chef (1 italiana e due
israeliani). Perfetto equilibrio tra Italia e Israele per la scelta
dei colori porpora, blu, nero e marrone (tutti scelti da 1 ita-
liano e 1 israeliano). Anche per l’arancio ci sono 2 preferen-
ze, ma entrambe israeliane. Tutti italiani gli chef che hanno
optato per colori meno classici: 1 rosa, 1 color carne, 1 ocra,
1 rosso mattone e 1 arcobaleno. “Dalle mie foto – fa notare
Dan Lev – difficilmente il pubblico riuscirà a distinguere la na-
zionalità degli chef. Ma spostando l’attenzione sulle immagini
scelte come ispirazione… allora lì emergono davvero tutte le
differenze culturali. È un invito a guardare la mostra anche in
quest’ottica”.
Gli chef italiani:
Francesco Apreda, Enrico Bartolini, Heinz
Beck, Cristina Bowerman, Francesca Castignani, Antonello
Colonna, Carlo Cracco, Iside De Cesare, Bonetta dell’Oglio,
Tommaso Fara, Victoire Gouloubi, Aurora Mazzucchelli, Gian-
carlo Morelli, Davide Oldani, Fausto Oneto detto U Giancu,
Emanuele Pollini, Luigi Taglienti.
Gli chef israeliani:
Israel Aharoni, Shaul Ben Aderet, Haim
Cohen, Efrat Enzel, Tom Franz, Guy Gamzo, Victor Gloger, Ya-
ron Kestenbaum, Erez Komerovski, Shaily Lipa, Omer Miller,
Aviv Moshe, Segev Moshe, Avivit Priel, Ido Shapira, Avi Steinitz,
Daniel Zach.
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