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Lost Japan

By   /   7 novembre 2017

Mondadori Electa in collaborazione con Alinari ha pubblicato un libro che raccoglie una rassegna di meravigliose fotografie di fine Ottocento di Felice Beato e dei suoi contemporanei che da lui hanno imparato oltre che acquisito gli archivi

A partire dal 1853 quando il Giappone degli shōgun Tokugawa fu costretto a interrompere il suo isolamento e ad aprire i porti al commercio con le potenze straniere, tanti furono i viaggiatori che arrivarono insieme alle ambascerie o per intraprendere nuove attività. Tra questi vi furono alcuni fotografi di passaggio e altri che divennero invece stanziali nella zona di Yokohama. Uno dei primi fu un veneziano, Felice Beato (1832-1909), un fotogiornalista professionista che dopo aver viaggiato in Europa, Egitto, India, Cina, sbarcò nel 1863 in Giappone aprendo uno dei primi studi fotografici dell’epoca. Beato divulgò non solo la tecnica fotografica, ma anche l’arte della coloritura a mano delle fotografie destinate al mercato estero che ha reso la fotografia giapponese del XIX secolo unica al mondo e nota col nome di “Yokohama shashin”.

Japanese men dressed in samurai and swords 1877 - 1885

Japanese men dressed in samurai and swords 1877 – 1885

Lost Japan, edito da Mondadori Electa in collaborazione con Alinari, raccoglie una rassegna di meravigliose fotografie di fine Ottocento di Felice Beato e dei suoi contemporanei che da lui hanno imparato oltre che acquisito gli archivi. Tra i nomi più noti ricordiamo Kusakabe Kimbei, Raimund von Stillfried e Adolfo Farsari. Le loro fotografie sono lo specchio di un’epoca di fermento e incroci culturali: da una parte l’Europa guarda al lontano ed esotico Oriente con curiosità, anche grazie alle immagini straordinarie di Beato e degli altri fotografi giapponesi e stranieri residenti nell’arcipelago, dall’altra il Giappone si apre e accoglie le novità della scienza europea. A partire dai primi anni Sessanta dell’Ottocento e fino al Novecento le elegantissime stampe all’albumina colorate a mano svelano al mondo i paesaggi e le architetture, gli usi e i costumi, le mode e le bellezze di un paese allora poco noto all’Occidente. Attraverso le pagine del volume si scopre quindi un Giappone tradizionale, oggi quasi del tutto scomparso a favore di costumi occidentali, ma di cui si possono ancora cogliere alcune invariate e affascinanti costanti.

Organizzato tematicamente, vi si trova rappresentato l’universo femminile (donne e geisha in kimono impegnate in attività quotidiane o durante lo svago), immagini di paesaggi noti dell’intero arcipelago, tra cui il monte Fuji, oltre a figure di guerrieri, lottatori di sumo, mestieri e usi del tempo. I testi di Rossella Menegazzo, affermata studiosa del Giappone, danno una lettura antropologica e storico artistica delle immagini. Anche la grafica evoca i colori e i motivi decorativi tipici di tessuti e carte giapponesi dell’epoca.

Copertina lost JApan

LOST JAPAN
Felice Beato e la fotografia di Yokohama
Rossella Menegazzo
Mondadori Electa/Alinari
25 x 32 cm
160 pagine
80 illustrazioni
cartonato con dorso in tela
Prezzo 99,00 euro
In libreria a novembre 2017

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