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Settimio Benedusi: come diventare un grande fotografo senza esserlo

By   /   31 maggio 2013

Si è svolta ieri in Triennale la Lectio Magistralis con Settimio Benedusi organizzata dall’AFIP – Associazione Fotografi Italiani Professionisti e CNA Professioni.

Si è svolta ieri in Triennale la Lectio Magistralis con Settimio Benedusi organizzata dall’AFIP – Associazione Fotografi Italiani Professionisti e dal CNA Professioni.

Ha aperto l’incontro l’attore Giorgio Ginex che ha letto brani di Roland Barthes e Tiziano Terzani. A ruota sono comparsi saltellando Settimio Benedusi e Fabio Novembre vestiti rispettivamente da Pinocchio, con tanto di orecchie da asino, e Lucignolo.
Perché si è vestito da Pinocchio? Perché si sente l’ultimo della classe, perché la sua lezione veniva dopo quelle di grandi personaggi della fotografia come Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani e Giorgio Lotti. E poi perché un fotografo dice un sacco di bugie e forse la fotografia è tutta una grande bugia.

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Come ha fatto Settimio Benedusi a ritrovarsi tra i grandi della fotografia italiana? Ha letto tanto e ascoltato tanto. Perché la fotografia è cultura e se si guarda il Grande Fratello si vedrà nei lavori fotografici, se invece si legge “La Fotografia” di Ugo Mulas e “La perla” di Steinbeck nelle foto si vedrà molto altro.

Gli piace utilizzare la parola “serendipity” che in italiano non ha un corrispettivo, ma che in pratica significa andare a cercare fragole e invece trovare mele. Trovare mele non è per forza negativo, trovare mele può significare sfruttare una situazione scomoda, o un errore, per trovare e provare qualcosa di nuovo.

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Fotografa Melissa Satta ed Elisabetta Canalis senza luce, di sera, in un mare circondato solo da piccole lampadine della costa circostante, proprio per trovarsi in una situazione scomoda e vedere cosa succede.

Il suo blog vanta più di 5.000.000 di pagine visualizzate ed è sicuramente uno dei motivi del suo successo, la rete gli ha dato una visibilità probabilmente inaspettata e gli ha permesso di far parte di questo network di incredibili professionisti.

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L’incontro si è concluso con una considerazione sulla fotografia: perché non ci sono fotografi italiani che lavorano per riviste italiane? Anna, Elle, MarieClaire, Donna Moderna e tutte le altre utilizzano fotografi stranieri, perché non Toni Thorimbert o Giovanni Gastel? Sicuramente uno spunto su cui riflettere abbondantemente.

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www.benedusi.it

www.benedusi.it/blog/

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